Torna “Orchestra Italia”, domenica 4 agosto alle 20, sul palco del Belvedere di Villa Rufolo salirà l’Orchestra Sinfonica del Teatro Comunale di Bologna diretta da Pietari Inkinen.
L’orchestra bolognese torna a Ravello dopo tredici anni, quando si esibì con Daniele Gatti sul podio.
In programma “Gli Uccelli” del bolognese Ottorino Respighi, “Sadko” di Nicolai Rimskij-Korsakov, “L’uccello di fuoco, suite n.2” di Igor Stravinskij e ancora Respighi con il celebre poema sinfonico “Fontane di Roma”.
L’orchestra bolognese, giova ricordarlo, deve la sua vocazione europea e wagneriana al talento e al coraggio del capuano Giuseppe Martucci, compositore che ha inaugurato il Festival di Ravello 2019, direttore della prima esecuzione italiana di Tristan und Isolde il 2 giugno 1888, interpretazione che indurrà Gabriele D’Annunzio a citare il Tristano nel “Trionfo della morte”.
La cosiddetta Trilogia Romana di Respighi, trasferitosi nella capitale e affascinato dalla città eterna, dopo iniziali difficoltà dovute al periodo di guerra in cui vide la luce “Le fontane di Roma”, è entrata nei repertori sinfonici di tutto il mondo e, dagli anni ’80, in Italia, si è scrollato di dosso quel vago sapore di collateralità al regime fascista, ingiustificato dalla cronologia del primo poema, nonché dal sentimento dell’autore, tutto rivolto alla Roma rinascimentale e barocca, perciò dei papi, piuttosto che dei Cesari.
Pietari Inkinen è dal 2017 direttore principale della Deutsche Radio Philharmonie e dall’anno precedente direttore principale della Japan Philharmonic Orchestra e della Prague Symphony Orchestra e collabora con la prestigiosa Gewandhaus Orchester di Lipsia.
Raffinato interprete wagneriano, il direttore, che è anche violinista, nella prossima stagione dirigerà il Ring a Bayreuth. In molti auspicano un bis wagneriano a Villa Rufolo, chissà che il maestro scandinavo non riservi al pubblico una gradita sorpresa.
Raffaella Ambrosino