Si leva il sipario al Teatro Verdi che per la stagione lirica propone dal 5 al 9 ottobre 2018 Lucia di Lammermoor, opera di Gaetano Donizetti.
Il direttore artistico Daniel Oren ne ha parlato come di un “opera di grande forza e attualità. E’ eccezionalmente felice, è l’invenzione melodica che supera l’estetica del bel canto e trasforma tutto in coefficiente drammatico. Il punto culminante è la scena della pazzia nell’ultimo atto, che dal punto di vista drammaturgico rappresenta il culmine dell’estetica romantica: il morire per amore”.
Durante la presentazione al Teatro Verdi, è stata proposta una chicca: il suono di uno strumento dalla dolcezza indimenticabile, la glass armonica. Nel solco della tradizione Oren ha optato per la cadenza tradizionale, quella più bella. Dunque non più il flauto come spiega Oren visto che Donizetti a Napoli scopre che questo strumento e le sue vibrazioni, rappresentano meglio le angosce di Lucia.
Tra gli interpreti principali Vitaliy Bilyy (Lord Aston), Gilda Fiume (Lucia), Stefano Secco (Sir Edgardo), Carlo Striuli (Raimondo), Vincenzo Casertano (Lord Arturo), Miriam Artiaco (Alisa), Angel Harkatz (Normanno). Orchestra Filarmonica Salernitana “Giuseppe Verdi”, coro del Teatro dell’Opera di Salerno (Maestro Tiziana Carlini), scene di Alfredo Troisi. A proposito del giovane soprano Gilda Fiume che ha studiato con Mariella Devia, Oren si è espresso con toni entusiastici definendola il diamante della produzione, un valore aggiunto.
Il regista Renzo Giacchieri aggiunge che pur dopo aver fatto diverse edizioni di Lucia di Lammermoor, verso questo capolavoro ha sempre avuto una predilezione e questa volta, per il dramma di Lucia in accordo con lo scenografo, ha scelto una lettura gotica. Saluto del sindaco Enzo Napoli che si è dichiarato contentissimo di riabbracciare Daniel Oren e il regista. Appuntamento al Verdi con Lucia di Lammermoor per un ottimo inizio di stagione, non mancate.
Dadadago
