Salieri e Mozart: il “duello” musicale al concerto della Scarlatti

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L’Accademia d’Archi Arrigoni è stata protagonista di un interessante concerto al Teatro Acacia nell’ambito della stagione 24/25 dell’Associazione “A. Scarlatti” di Napoli.
Degna di nota la partecipazione del bravo pianista Costantino Catena che, accompagnato dagli archi, diretti dal maestro Giulio Arnofi, ha eseguito il «Concerto per pianoforte e orchestra in si bemolle maggiore» di Antonio Salieri e il «Concerto in mi bemolle maggiore K.271 per pianoforte e orchestra “Jeunehomme”» di Mozart.
L’esibizione ha riproposto il quesito: Mozart e Salieri, è stato un dualismo vero? La storia della musica classica è ricca di rivalità leggendarie ma poche sono tanto famose quanto quella di W. A. Mozart e Salieri. Questo dualismo è stato drammatizzato nel corso dei secoli anche grazie all’opera teatrale e al film “Amadeus” di Milos Forman. Tuttavia, la realtà storica dietro questa rivalità è complessa e, spesso, distante dalla narrazione.
Napoli ha inteso così celebrare il 200° anniversario della morte di Antonio Salieri, un’occasione per riscoprire uno dei compositori più significativi del suo tempo. La serata, organizzata dall’Associazione Alessandro Scarlatti e presieduta da Oreste de Divitiis, si è avvalsa della collaborazione del Cidim, il Comitato Nazionale Italiano Musica, nell’ambito del progetto “Circolazione Musicale in Italia” promosso e sostenuto dal Ministero della Cultura (MIC).
Il programma musicale della serata ha incluso l’esecuzione di alcune delle opere più rappresentative di Salieri, comprese la «Sinfonia in re maggiore ‘Veneziana’ per orchestra da camera» e il «Concerto per pianoforte e orchestra in si bemolle maggiore», entrambe composte dal maestro veneziano.
In chiusura, è stato eseguito il celebre «Concerto per pianoforte e orchestra in mi bemolle maggiore K271, “Jeunehomme”» di Wolfgang Amadeus Mozart, un brano che, seppur scritto poco dopo le composizioni di Salieri, è considerato un punto di svolta nella carriera del compositore salisburghese.

Tommaso Rossi, direttore artistico dell’Associazione Scarlatti, sottolinea l’importanza di questa serata come un’opportunità per rendere omaggio a Salieri, offrendo al pubblico una selezione di opere che raramente vengono eseguite, come la sinfonia “Veneziana” e il concerto per pianoforte del 1773. Quest’ultimo è stato recentemente registrato da Costantino Catena con l’Accademia d’Archi Arrigoni per Brilliant Classics, contribuendo a far conoscere una parte poco nota della sua produzione strumentale.
Tornando al tema dell’antagonismo tra i due musicisti, il concerto ha consentito una più ampia riflessione sulla figura di Salieri e sulla sua presunta rivalità con Mozart; tema che ha alimentato leggende e miti nel corso dei secoli. Tuttavia, recenti studi musicologici hanno ridimensionato questo mito, trattandolo più come un pettegolezzo che come una verità storica comprovata. Salieri, infatti, fu una figura di spicco nella musica europea dell’epoca, un maestro che formò allievi straordinari come Beethoven, Schubert e Liszt.
«Quel che è certo – conclude Tommaso Rossi – è che Salieri, nonostante le calunnie che lo hanno perseguitato in vita, rimane una figura centrale nella storia musicale europea, il cui impatto va ben oltre le voci infondate sul suo rapporto con Mozart».

Franco Milone

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