Il 7 novembre 2024 il Teatro Sannazaro di Napoli ha ospitato un concerto straordinario che ha entusiasticamente coinvolto il pubblico partenopeo.
Il violinista Michael Barenboim e la pianista Natalia Pegarkova hanno presentato un programma affascinante, interamente dedicato al romanticismo francese confermando il successo crescente della stagione musicale dell’Associazione Alessandro Scarlatti, presieduta da Oreste de Divitiis.
Con il suo violino, Barenboim (figlio del celebre pianista e direttore d’orchestra Daniel Barenboim) e Pegarkova, che ha recentemente debuttato a Napoli, hanno proposto un viaggio musicale attraverso il repertorio francese di fine Ottocento e inizio Novecento, con una selezione di brani dai compositori più emblematici dell’epoca, tra cui Maurice Ravel, Gabriel Fauré, Lili Boulanger, Ernest Chausson e Henry Vieuxtemps.
Il programma si è aperto con la «Sonate Posthume» di Maurice Ravel, un’opera giovanile che, pur essendo stata pubblicata solo postuma, presenta una profondità e una raffinatezza straordinarie.
Secondo Tommaso Rossi, direttore artistico dell’Associazione Scarlatti, questa sonata rappresenta un ottimo inizio per un concerto che esplora un periodo musicale affascinante, la “Belle Époque” francese.
Barenboim e Pegarkova hanno reso alla perfezione la ricchezza di colori e textures di questa composizione, come sottolineato dallo stesso Barenboim, che ha descritto la musica di Ravel come unica nel suo genere e incredibilmente ricca di sfumature.
Dopo il capolavoro di Ravel, il duo ha proseguito con una mini-suite di tre brani di Gabriel Fauré: la «Berceuse op. 16», la «Romance op. 28» e l’ «Andante op. 75».
Questi brani esprimono la purezza, l’eleganza e la sobrietà che caratterizzano la musica di Fauré, compositore di punta della Francia post-romantica e preimpressionista. La chiarezza e l’eleganza del linguaggio musicale di Fauré sono state sapientemente interpretate da Barenboim e Pegarkova, che hanno trasmesso il lirismo e la delicatezza di queste opere con impeccabile precisione.
Il concerto è proseguito con la «Trois Pièces pour violon et piano» di Lili Boulanger, una compositrice che, purtroppo, non ha avuto la possibilità di esprimersi a lungo a causa della sua prematura morte, ma la cui musica rivela una straordinaria maturità espressiva.
A seguire, la «Pièce op. 39» di Ernest Chausson, in cui Barenboim ha eseguito il primo dei due brani in programma con la viola, prima di chiudere la parte centrale del concerto con la «Sonata in si bemolle maggiore per viola e pianoforte op. 36» di Henry Vieuxtemps, una delle gemme della musica da camera francese, che ha visto il duo offrire un’interpretazione intensa e tecnicamente impeccabile.
L’esecuzione della Sonata di Vieuxtemps, capolavoro del violinista e compositore belga, ha rappresentato un momento di grande intensità.
Tra l’altro, Vieuxtemps è noto anche per essere stato onorato con l’intitolazione di un asteroide (40007 Vieuxtemps), un curioso e affascinante riconoscimento da parte della scienza.
Il brano ha permesso a Barenboim di esprimere una gamma straordinaria di emozioni e colori, grazie alla sua sensibilità e al suo virtuosismo.
Il concerto è stato un successo straordinario, con il pubblico che ha affollato il Teatro Sannazaro e che ha riservato numerosi applausi a questa coppia di artisti.
Il programma, elegante e raffinato, ha messo in evidenza le qualità musicali di due veri fuoriclasse, che hanno incantato con la loro intesa e la loro capacità di trasmettere le emozioni più intime dei compositori
Michael Barenboim, che nel 2018 aveva già incantato Napoli con un memorabile concerto al Teatro di San Carlo, ha dimostrato ancora una volta di essere uno dei violinisti più importanti della sua generazione, capace di spaziare con disinvoltura tra repertori classici, romantici e contemporanei.
Natalia Pegarkova, al suo debutto a Napoli, ha dimostrato grande talento e sensibilità, affermandosi come una delle pianiste più promettenti della scena internazionale.
Il concerto si inserisce in un anno particolarmente ricco di impegni per Michael Barenboim, che, tra l’altro, ha recentemente registrato un album con il «Concerto per violino» di Elgar con la Philharmonia Orchestra di Londra, e pubblicato un disco con le « Lieder ohne Worte» di Mendelssohn insieme a Pegarkova, previsto in uscita nella primavera del 2024.
La serata del 7 novembre ha dimostrato ancora una volta come la musica possa unire, emozionare e affascinare.
Franco Milone