«Nun te ne fa’» : la filosofia di Gnut in concerto stasera al Teatro Trianon Viviani

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«Nun te ne fa’»: tradotto dal napoletano indica lo sforzo quotidiano del popolo partenopeo nel «non darsi pena»; quell’atteggiamento distaccato che richiama il “carpe diem” di ispirazione epicurea.
Il tema è di quelli cari a un cantautore come Gnut che, nella serata di stasera 24 novembre, darà forma e sostanza a questa filosofia di vita in un concerto al Trianon Viviani di Napoli (ore 21).

La musica del cantautore partenopeo è frutto di un mélange che fonde diversi stili traendo spunto dalla tradizione e spingendosi verso mete alternative rappresentate da artisti come l’americano Elliott Smith o l’inglese Nick Drake con la musica popolare di sapore folk.
In un contesto sociale e musicale sempre più “veloce”, dedicare tanti anni alla scrittura e alla realizzazione di un disco è qualcosa di profondamente anacronistico e forse, proprio per questo, rivoluzionario. «Scrivere per sopravvivere, vivere per scrivere, comporre e cantare è per me cibo per l’anima – spiega Gnut –, con un bisogno che è diventato ancora più urgente durante gli ultimi anni di isolamento: nell’atmosfera surreale, a tratti da fine del mondo, creare canzoni come cura contro i mali di quest’epoca è diventato essenziale».
Un lavoro che evidenzia la piena maturità artistica di Gnut, classe 1981, che si avvale della collaborazione del poeta Alessio Sollo e del cantautore inglese Piers Faccini.
L’album, che dà il titolo al concerto, evidenzia la piena maturità artistica di Gnut che si avvale della collaborazione del poeta Alessio Sollo e del cantautore inglese Piers Faccini.
Il cantautore, che ha ereditato il suo nome dalla band di cui faceva parte e con la quale ha iniziato a suonare la chitarra del fratello maggiore, è espressione di un genere che sposa stili diversi rendendo, in una voce originale, la tradizione e la contemporaneità.
Claudio Domestico, in arte Gnut, continua da anni a calcare le scene musicali seguendo il suo cammino, unico e personale; un songwriting che fa incontrare Nick Drake e Elliot Smith con la tradizione cantautorale italiana e la canzone napoletana di Roberto Murolo.
Un concerto atteso che non deluderà le aspettative dei tanti fans pronti ad accogliere il cantautore partenopeo in un teatro, come il Trianon Viviani, che conferma la sua vocazione a dare voce ei nuovi talenti.

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