Per la 78esima edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, a contendersi l’ambito leone d’oro ci saranno addirittura 5 film italiani: un vero e proprio record.
A partire da “È stata la mano di Dio”, il nuovo, attesissimo film di Paolo Sorrentino, ambientato a Napoli, città natale del regista che rinnova il suo sodalizio con Toni Servillo che, ancora una volta, farà parte del cast del film del regista, che ha definito il film “un romanzo di formazione allegro e doloroso”.
“Qui rido io” di Mario Martone, anch’esso con la partecipazione di Toni Servillo nei panni del famoso attore e commediografo Eduardo Scarpetta, racconterà la sua storia, la storia di una vita dedicata anima e corpo al teatro; il terzo della lista è “Freaks Out”, dalla regia di Gabriele Mainetti con Claudio Santamaria e Pietro Castellitto, un film che ricalca la romanità dei film di Sergio Leone ma che punta all’internazionalità.
“Il Buco” di Michelangelo Frammartino, che racconta l’eroica impresa legata alla scoperta della seconda grotta più profonda del mondo, l’abisso di Bifurto, da parte di un gruppo di speleologi piemontesi; e, per finire, “America Latina”, thriller dei fratelli D’innocenzo con Elio Germano, e sebbene non si sappia ancora molto della trama, i registi hanno dichiarato che «sarà una storia d’amore» e come ogni storia d’amore è un thriller”, intrigante, no? Ad ogni modo, speriamo che tra questi film ci sia il vincitore del Leone d’oro perché, infondo, perché il premio più ambito del cinema italiano non dovrebbe rimanere a casa?
Giorgio Caiazzo
