Serata finale per il FESTIVAL NAZIONALE DI TEATRO XS CITTÀ DI SALERNO EDIZIONE 2025: è l’ora di scoprire come hanno votato le giurie. Domenica 13 aprile, dopo aver apprezzato “Un Poeta Un Po’ Beta”, divertissement in rima sciolta scritto, diretto e interpretato da Roberto Lombardi che gioca con la parola e i suoi significati, tra metafore, retorica e capovolgimenti di senso, con l’obiettivo di restituire alla lingua il suo valore espressivo, contro il logorio del “blaterizio”, scopriamo che lo spettacolo vincitore del festival quest’anno è Novecento della Compagnia Filodrammatica Orenese di Vimercate (MB), l’intenso monologo tratto dal testo omonimo di Alessandro Baricco con la regia di Fabrizio Perrone e Mattia Nodari “Per l’eleganza e la grazia dell’allestimento, che riesce a declinare la struttura monologica del testo in una versatile pluralità di efficaci soluzioni interpretative...”.
Per il premio migliore regia – “ANTONIO SERRITIELLO” la Giuria tecnica ha optato per l’ex aequo, intendendo sottolineare due prove registiche molto differenti tra loro ma di pari incisività nell’approccio al testo rappresentato e dunque a vincere sono Alessandro Iacovelli per Che pasticcio Mrs. Peach. Il musical rappresentato dalla Compagnia della Lira di Casamassima (BA) “Per aver sapientemente orchestrato con eleganza, gusto e leggerezza un meccanismo scenico di estrema complessità…”, e a Pinuccio Bellone per 2.24 dueeventiquattro di Pascual Carbonell e Jerónimo Cornelles, rappresentato dalla Corte dei Folli di Fossano e dalla Compagnia Primoatto di Saluzzo (CN), “Per aver esplorato in profondità l’intricata trama psicologica dell’atipico noir portato in scena…”.
Anche per decretare la migliore attrice si è scelto un ex aequo e vengono premiate Maria Barnaba, Sandra Di Gennaro e Ilenia Sibilio, protagoniste di inVIOLAta drammaturgia e regia di David Marzi e Teresa Cecere, rappresentato dalla Compagnia SenzaConfine di Fasano (BA) ”…per la freschezza e la consapevole intensità con la quale le tre giovani attrici riescono a comunicare la carica emotiva di una vicenda di vita vissuta dall’emblematico valore civile…”, assieme alla bravissima Ariele Manfrini nel ruolo di Isabella in Come due angeli sul cornicione. C’eravamo troppo amati di Roberto Marafante, rappresentato dalla Compagnia “Paolo Manfrini” di Lizzana (TR), “Per la consolidata padronanza della scena e dei mezzi tecnici; per la disinvoltura nel movimento, la versatilità nella mimica, la puntualità e la varietà di intonazione nel dialogo con l’affiatato partner…”.
Il premio migliore attore è stato assegnato a Fabrizio Perrone per l’interpretazione di Novecento “Per la complessità e l’incisività dei registri espressivi, giocati su una strenua concentrazione e sulla perfetta coordinazione di parola, gesto, movimento…”.
Riguardo al premio del pubblico ricordiamo che ben 4 spettacoli su 7 hanno registrato una votazione media superiore al 9 e che con il punteggio più alto mai registrato in tutte le edizioni del festival a vincere con la media di 9,64 è lo spettacolo Novecento.
Il premio U.I.L.T. (Unione Italiana Libero Teatro), conferito dalla Compagnia dell’Eclissi, organizzatrice della manifestazione, va a Romanzo breve, ovvero una prevedibilissima commedia romantica in pantomima musicale di Christian Corò, Cristina Maffia e Cristina Ranzato che ha curato anche la regia, rappresentato dalla Compagnia Ophelia and Corò Nuts di Padova, “Per l’originale e innovativa contaminazione dei linguaggi utilizzati, che accosta recitazione, teatro del corpo e teatro di figura, fondendoli in una godibile performance…”
Il premio della giuria dei giovani è assegnato all’unanimità allo spettacolo inVIOLAta “…La scelta di raccontare la vicenda di Franca Viola, figura storica spesso ignorata nei percorsi scolastici tradizionali, ha toccato profondamente la sensibilità della nostra giuria…”
Applausi per tutti i partecipanti, vi aspettiamo l’anno prossimo.
Marisa Paladino e Dadadago
PS: troverete tutte le motivazioni su www.compagniadelleclissi.eu