«Ieri sera ho vissuto una fortissima emozione. Ho fatto un concerto benefico alla Casa del Jazz di Roma, voce e pianoforte, a favore dell’Associazione Laziochirurgia che finanzia l’Ospedale Hewo di Quiha in Etiopia».
A parlare è Mimmo Locasciulli, cantautore per passione e medico chirurgo in pensione, che è stato protagonista di un’emozionante serata alla Casa del Jazz, nel corso della quale sono stati raccolti fondi per finanziare iniziative benefiche in Etiopia.
In quei luoghi, continuo teatro di guerra, l’associazione “Laziochirurgia” cura le missioni nelle quali chirurghi e altri specialisti medici sono presenti con la esperienza e professionalità garantendo un presidio medico permanente.
Si tratta di un gruppo di professionisti che, con grande passione e dedizione, mette a disposizione le proprie competenze e professionalità in modo completamente gratuito.
“Crediamo che le soluzioni per migliorare la sanità debbano essere pensate per le realtà locali in cui operiamo, e che solo attraverso collaborazioni autentiche e mirate si possa ottenere un impatto duraturo e significativo”, è questo il chiaro scopo della missione nelle parole del dr. Giorgio Pasquini, medico chirurgo che è tra gli animatori più attivi di questa realtà.
Le missioni sono caratterizzate dalla presenza di équipe provenienti da tutta Europa, che lavorano in stretta sinergia con lo staff locale sempre presente nelle strutture ospedaliere.
Questo approccio permette un trasferimento di competenze e una crescita reciproca che arricchisce tutte le persone coinvolte, sia a livello professionale che umano. La sinergia con le realtà locali non solo ottimizza le risorse disponibili, ma favorisce anche l’autonomia e la sostenibilità delle strutture stesse nel lungo termine.
Attualmente, Lazio Chirurgia è attiva in Etiopia, presso l’Ospedale Hewo di Quihà, dove opera grazie alla solida partnership con l’associazione Italo-Etiopa H.E.W.O. – Modena. Questo ospedale, una struttura fondamentale per la comunità locale, beneficia delle missioni periodiche che si concentrano non solo sull’assistenza sanitaria di alta qualità, ma anche sul rafforzamento delle capacità locali.
Oltre agli interventi medici e chirurgici, il loro impegno si estende anche a progetti sociosanitari volti a favorire il reinserimento sociale dei pazienti. L’obiettivo è garantire che, una volta trattati, le persone possano riprendere il loro posto nella società, con il supporto di un contesto che non solo cura il corpo, ma aiuta anche a superare le difficoltà sociali legate alla malattia o all’invalidità.
Un aspetto fondamentale di Lazio Chirurgia è la formazione. Questo prevede la collaborazione con università prestigiose, come Sapienza di Roma e l’Università di Mekelle, per offrire percorsi formativi a studenti etiopi e specializzandi italiani.
Questo programma di scambio accademico ha l’obiettivo di fornire nuovi strumenti, aggiornamenti e competenze per affrontare le sfide sanitarie globali in modo efficace e innovativo. La formazione continua è una risorsa fondamentale per l’evoluzione di ogni sistema sanitario e consente all’associazione di poter contribuire al miglioramento delle competenze professionali delle future generazioni di medici, chirurghi e operatori sanitari.
Il lavoro svolto in Etiopia è solo una parte di un impegno più ampio che punta alla crescita condivisa e sostenibile delle comunità locali. Attraverso la collaborazione internazionale, il trasferimento di competenze e il supporto sociosanitario, si lavora per costruire un futuro migliore per tutti.
Tornando alla serata musicale, va sottolineata la bella performance di Mimmo Locasciulli che in un’ora abbondante di canzoni ripercorre la sua lunga carriera con l’esecuzione dei suoi brani più famosi.
Entrato nei primi anni ’70 nella scena musicale del Folkstudio di Roma, Locasciulli ha raggiunto il successo con l’album Intorno a trentanni nel 1982.
Ha collaborato con artisti come Francesco De Gregori e Enrico Ruggeri, partecipando anche al Festival di Sanremo 1985 con “Buona Fortuna”. Negli anni successivi, si è orientato verso sonorità jazz, pubblicando album come Clandestina e lavorando con Riccardo Rinetti.
Nel 2009 ha dato alle stampe Idra, un album tematico sulle difficoltà dell’uomo moderno. Nel 2016 ha celebrato quarant’anni di carriera con il doppio album Piccoli cambiamenti, arricchito da collaborazioni con Luciano Ligabue. Nel corso della sua carriera, ha esplorato diversi generi musicali, dal rock al jazz, passando per l’elettronica e il blues.
Un mirabile intreccio di musica e volontariato che rende possibile aiuti umanitari altrimenti impossibili.
Franco Milone