Nel cuore di Napoli, il Trianon Viviani – teatro della Canzone Napoletana – offre un ricco programma di eventi dal 24 al 26 gennaio, con un trittico di spettacoli che unisce musica, comicità e tradizione.
Venerdì 24 gennaio, il celebre cantautore Eugenio Bennato apre il weekend con uno spettacolo che celebra la sua carriera di ricercatore della musica popolare e delle sue evoluzioni nella world music.
In “Musica del mondo”, Bennato ripercorre cinquant’anni di impegno musicale, esplorando temi come le migrazioni, la solidarietà e il rispetto delle diversità, attraverso il suo viaggio artistico che ha preso il via con la fondazione della Nuova Compagnia di Canto Popolare.
Il concerto, che include brani del repertorio che va dalla Taranta Power alla musica etnica italiana, è arricchito dalla partecipazione di Sonia Totaro, Ezio Lambiase, Mujura e Francesca Del Duca.
Sabato 25 gennaio, il teatro di Forcella accoglie anche Fiorenza Calogero, che presenta “Vico Viviani”, un omaggio al grande commediografo stabiese Raffaele Viviani. La cantattrice, ormai una presenza fissa nel teatro, rielabora con la sua personale interpretazione i capolavori di Viviani, mettendo in luce la loro attualità.
L’esibizione include ospiti di prestigio come M’barka Ben Taleb, Rosália De Souza e Maria Mazzotta, con arrangiamenti e direzione musicale di Marcello Vitale. Lo spettacolo è arricchito da contributi audio inediti di Peppe Barra, Massimiliano Gallo e Anna Spagnuolo, e dalla partecipazione di Giovanni Durante, Giovanna Moresco e Anna Vitiello.
A chiudere la programmazione del weekend, domenica 26 gennaio, è il comico Salvatore Marino, con lo spettacolo “Non sono abbronzato. Qui lo dico e qui lo neg(r)o”.
Nativo di Asmara e di origini eritree e italiane, Marino affronta, con il suo inconfondibile stile ironico e irriverente, i temi del razzismo e dell’integrazione. Attraverso un gioco di parole e paradossi, il comico esplora il pregiudizio sociale e invita alla riflessione sulla diversità, proponendo un racconto che unisce denuncia e comicità. Le musiche originali sono di Vittorio Montella, con testi firmati dallo stesso Marino insieme al regista Andrea Zanacchi.
La scorsa settimana, Il Trianon Viviani ha presentato, in anteprima, “Il Re di Napoli. Storia e leggenda di Mario Merola”, il docufilm di Massimo Ferrari che ripercorre la vicenda umana e artistica di una delle figure più popolari della scena musicale e teatrale partenopea.
L’evento si è tenuto proprio nel teatro dove un venticinquenne Merola esordì, nel 1959, in un concorso per voci nuove, che vinse interpretando Senza guapparia.
Il documentario costruisce un ritratto a tutto tondo dell’indimenticato cantante e attore, attraverso preziose testimonianze e materiali d’archivio inediti.
Tra gli interventi, spiccano i contributi di Gigi D’Alessio, Nino D’Angelo, Marisa Laurito, Maurizio de Giovanni e dei figli Francesco, Roberto e Loredana, che arricchiscono la narrazione con ricordi personali e riflessioni sul lascito artistico del grande interprete napoletano.
«Mario Merola è stato un grande artista e un grande personaggio – afferma il regista Ferrari – tale che per raccontarlo bisogna innanzitutto entrare nel suo mondo, in ciò che ha rappresentato e rappresenta per un intero popolo, che ha il suo cuore a Napoli ma che è disseminato in molte parti del mondo, dagli Stati Uniti all’Australia. È il Re della sceneggiata, colui che ha fatto rinascere un genere nato nei primi anni del Novecento e lo ha portato a vette di popolarità impensabili».
Il docufilm, della durata di novanta minuti, è prodotto da Big Sur in collaborazione con Rai Documentari, in collaborazione con Mad Entertainment.
Liberamente ispirato al libro Napoli solo andata… Il mio lungo viaggio, di Mario Merola con Geo Nocchetti (Sperling & Kupfer – Rai Eri), si avvale della sceneggiatura firmata dallo stesso Ferrari con Luciano Stella, della fotografia di Fabio Lanciotti e delle musiche originali di Vincenzo Foniciello.
Franco Milone
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