Natale Barocco nella Chiesa di Santa Caterina di Siena

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L’Ensemble Barocco del liceo Musicale “Margherita di Savoia” di Napoli, diretto dal maestro Francesco Nocerino, l’11 gennaio si è esibito nella Chiesa di Santa Caterina da Siena di Napoli, una delle sedi della Fondazione “Pietà de’ Turchini”. Il concerto “Natale barocco” ha regalato belle pagine di “Canti, musiche e balli del ‘700”. L’Ensemble è un gruppo vocale e strumentale nato da un progetto educativo e didattico dedicato alla musica antica dei professori Angela Amato, Ida Caiazza, Francesco Nocerino che si avvale della collaborazione dei proff. Katia Catarci, Valentina Crimaldi, Giorgio Durantino, Vittorio Migliaccio, Paola Troncone. Nel raffinato repertorio, incentrato soprattutto sul barocco napoletano, musiche di Cimarosa, Paisiello, Scarlatti, Caresana, Bach ed Haendel.

Tanti concerti all’attivo, tra i quali spiccano quello nell’Archivio di stato di Napoli e nelle chiese del Real Bosco e Museo di Capodimonte, del Pio Monte della Misericordia e della Fondazione Pietà dei Turchini.

IL CONCERTO

Nella Chiesa di Santa Caterina da Siena, l’ensemble, ben diretto dal m° Nocerino, ha eseguito un repertorio difficile e ricercato, avvalendosi della partecipazione degli allievi della SMIM “Pirandello-Svevo”, a cura dei professori Paola Scala (violino) e Gennaro Vanacore (flauto).

I giovani dell’ensemble

Nel programma del concerto la Pastorale per due violini e basso continuo” di A. Corelli (1653 – 1713); Quanno nascette Ninno per coro e strumenti di S. Alfonso Maria de’ Liguori (1696 – 1787); la Pastorale per Organo “et galanterie alla moda” di D. Zipoli (1688 – 1726). Gran lavoro di voci soliste, coro e recitativi nella cantata La veglia (1673) di C. Caresana (ca. 1640 – 1709), con il simbolico gioco a carte di Gesù Bambino con il Diavolo.

Gran finale con G. B. Pergolesi (1710 – 1736) del quale l’ensemble interpreta Quando Corpus, duetto e Amen (dallo Stabat Mater), per coro e strumenti, con soavi voci e delicate armonie intessute dalle due arpe.

Tanti meritati applausi per i bravi e meritevoli giovani musicisti, per i loro docenti, per il grande lavoro di squadra che regala bellezza ed un messaggio di aggregazione grazie al linguaggio universale dell’arte.

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