Dal 10 al 12 gennaio, il Teatro Trianon Viviani di Napoli accoglie il pubblico con una nuova serie di eventi che arricchiscono la seconda parte della stagione «Live in Napoli».
Un programma variegato che spazia dalla musica jazz alla teatralità improvvisata, passando per una rassegna letteraria che celebra la cultura partenopea.
La prima tappa di questo lungo weekend di eventi è un concerto di grande prestigio con Antonio Onorato venerdì 10 gennaio.
Il chitarrista e compositore napoletano, noto per la sua capacità di fondere il jazz, la tradizione partenopea e le sonorità afroamericane, sale sul palco alle 21. Con il suo “Neapolitan Jazz Quartet”, Onorato presenta un’interpretazione innovativa che arricchisce la scena musicale internazionale. Insieme a lui, i musicisti Gianni D’Argenzio al sax, Angelo Farias al basso e Mario De Paola alla batteria, in una performance che promette emozioni uniche.
La serata di sabato 11 gennaio vede l’arrivo sul palco de “I Bugiardini”, compagnia che ha fatto dell’improvvisazione teatrale una forma d’arte unica nel suo genere. Con il loro musical “B.L.U.E.”, gli attori-creatori daranno vita a uno spettacolo completamente improvvisato, in cui ogni suggerimento del pubblico si trasforma in una trama originale, ricca di emozioni e risate.
Il mix tra musical, spontaneità e comicità è garantito. Accompagnati da una band dal vivo, i Bugiardini renderanno ogni performance irripetibile. La regia è firmata da Fabrizio Lobello e la direzione musicale da Eleonora Beddini.
Domenica 12 gennaio vedrà un doppio incontro della rassegna “Pietre miliari”, che unisce musica e letteratura in un dialogo profondo.
Alle 19, Manlio Santanelli presenta il suo racconto “Il mare in fondo al water”, un’opera che mescola con eleganza il dialetto napoletano e l’italiano, dando vita a una narrazione surreale e ironica. L’attore Mario Porfito darà voce al racconto con le sue letture, portando sul palco il fascino della scrittura di Santanelli.
A seguire, alle 20.30, Antonella Morea regalerà un concerto speciale dal titolo “Dove c’è il mare”, che celebra il mistero e la potenza dell’elemento marino.
Partendo dalle parole dello scrittore Alessandro Baricco, che ha descritto il mare come un’entità che “chiama”, Morea esplorerà attraverso la musica e la voce il legame profondo tra l’uomo e il mare. Ad accompagnarla, un ensemble di musicisti che includerà Vittorio Cataldi al piano, Emidio Ausiello alle percussioni, Davide Costagliola al basso e Giuseppe Dicolandrea al sax e clarinetto.
Con il supporto della Regione Campania, della Città Metropolitana di Napoli, e del Ministero della Cultura, il Trianon Viviani continua a essere un punto di riferimento culturale per la città, offrendo un programma che abbraccia diversi linguaggi e stili. Non perdere l’occasione di vivere un weekend ricco di musica e cultura a Napoli.
Nata in una famiglia di artisti, Antonella Morea ha avuto una carriera che riflette la ricca tradizione culturale partenopea. Nipote del celebre cantante napoletano Renato Carosone e sorella della scrittrice Delia Morea, Antonella ha intrapreso sin da giovanissima il cammino dell’arte, cimentandosi in vari ambiti, dal teatro alla televisione, con una versatilità che l’ha portata a essere una delle figure più apprezzate della scena culturale napoletana.
Il suo debutto teatrale avviene nel 1976 con lo spettacolo “Tupeapò”, una commedia che la vede recitare accanto a grandi nomi del panorama teatrale napoletano come Franco Acampora, Maria Di Maio e Gennarino Palumbo, mentre l’attrice Vera Matania, cugina di Clelia Matania, era anch’essa parte del cast. Durante una delle rappresentazioni, la giovane Antonella viene notata dalla stessa Clelia Matania, che, colpita dal suo talento, la incoraggia a fare il provino per un ruolo decisivo nella sua carriera.
Questo incontro si rivela fondamentale, poiché Antonella viene scritturata da Roberto De Simone per il ruolo dell’Invidia della Lavandaia nella celebre opera teatrale “La Gatta Cenerentola”. L’opera, che rappresenta una delle pietre miliari del teatro napoletano, segna l’inizio di un lungo e fruttuoso sodalizio con il maestro De Simone, che la guiderà in molti altri progetti artistici.
Il suo talento e la sua versatilità la rendono una figura centrale nel panorama teatrale italiano, capace di incantare il pubblico con la sua presenza scenica e la sua capacità interpretativa.
Nel 1976, Antonella si esibisce al Teatro Cilea di Napoli, dove partecipa alla rappresentazione di “O juorno ‘e San Michele”, accanto ad Aldo Giuffré e Ida Di Benedetto, con la regia di Mico Galdieri. L’estate successiva, nel 1977, è nuovamente protagonista, questa volta interpretando il ruolo della ruffiana Bevilona in “La Buffa Historia di Capitan Fracassa”, sempre sotto la regia di Galdieri e con le musiche di Roberto De Simone. Questi lavori consolidano la sua posizione nel panorama teatrale e le aprono nuove opportunità.
Con il passare degli anni, Antonella Morea ha continuato a esplorare nuovi orizzonti artistici, distinguendosi sia come cantante che come attrice, e divenendo una delle voci più autentiche della scena napoletana.
La sua carriera è una testimonianza di dedizione, talento e passione per l’arte, un percorso che l’ha vista sempre protagonista in produzioni teatrali di grande rilievo, ma anche come una delle interpreti più significative della tradizione musicale e culturale della sua città.
franco milone
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