Cresciuti «A pane e Troisi»

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Le ultime generazioni, forse penultime, possono dividersi in quella cresciuta a “pane e Totò” e quella formatasi a “Pane e Troisi”; da venerdì 21 novembre alla domenica Officine San Carlo propone, alle 19,  «A Pane e Troisi» di Anna Pavignano.
La pièce non si limita a ricordare, omaggiare con quella miscela di nostalgia e sorrisi propria di situazioni in cui si vada con la memoria a chi ci abbia donato  gioia con la sua arte; Anna Pavignano propone un’esplorazione delicata ed ironica del Massimo Troisi artista e uomo, con il corredo, a tratti fardello,  dei suoi successi e delle incomprensioni, dei sentimenti, degli amori e delle dinamiche di coppia nei suoi film come nella sua troppo presto divorata esistenza terrena.
E tuttavia «A Pane e Troisi» intende conservare un tono leggero, da commedia sentimentale, avvalendosi di musiche originali di un grande amico dell’artista sangiorgese: Pino Daniele.
La trama, perché essa è presente e determinante, propone la storia di un ragazzo, Tommaso, cresciuto “a pane e Troisi” , che si innamora di Anna, che scopre Troisi, mentre la drammaturgia intreccia personaggi reali e immaginari, protagonisti di film e con un Angelo Custode dalle sembianze troisiane.
Anna Pavignano vanta una lunga collaborazione  artistica e umana con Massimo Troisi, scrivendo le sceneggiature di tutti i suoi film incluso “Il Postino”, ma «A Pane e Troisi» segna il suo debutto come regista teatrale.
Le scene sono di Fabio Marroncelli, realizzate da Anna Nasone con gli studenti dell’Officina di Scenografia; i costumi di Giusi Giustino  sono realizzati con gli studenti dell’Officina di Sartoria; assistenti ai costumi sono Davide Manganella e Roberta Bevilacqua.
Sulla scena agiscono Fabrizio Colica e Vincenzo Comunale insieme con Margherita Cellini, Chiara di Girolamo, Rebecca Furfaro, Salvatore Iermano, Maria Chiara Imbimbo, Chiara Malvano, Arianna Mennella, Marcella Jo Pirillo, Serena Romeo e Sergio Savastano

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