Dall’1 al 3 novembre, il Trianon Viviani di Napoli si trasforma in un palcoscenico vibrante di musica, ospitando un minifestival dedicato all’operetta.
La manifestazione, promossa dalla compagnia di Elena D’Angelo, offre l’opportunità di riscoprire tre opere iconiche: Scugnizza, e poi nella seconda parte della stagione, “Cin Ci La” (in occasione del centenario della sua composizione) e “La Vedova allegra”.
Il festival si apre venerdì 1° novembre alle 18 con un incontro di approfondimento intitolato “L’Operetta italiana, un genere a sé.” L’evento, condotto da Christian Adorno Bard, vedrà la partecipazione di esperti del settore, tra cui il relatore Vito Lo Re, e una serie di ospiti d’eccezione come Elena D’Angelo, Graciela Dorbessan e molti altri. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti, offrendo a tutti gli appassionati l’occasione di esplorare il ricco repertorio dell’operetta italiana.
Le serate di sabato 2️ novembre (ore 21) e domenica 3️ novembre (ore 18) saranno dedicate alla messa in scena di Scugnizza, un’opera in tre atti scritta da Carlo Lombardo, con la musica di Mario Pasquale Costa. Composta nel 1922, in sole due settimane per risolvere i debiti del compositore, Scugnizza è considerata l’operetta italiana per eccellenza, con brani che hanno segnato la storia della canzone napoletana.
“Scugnizza” è, senza dubbio, un’opera che incarna un lirismo tipicamente napoletano. Scritta nel 1922 da Mario Pasquale Costa, con libretto di Carlo Lombardo, questa composizione si distingue per la sua capacità di mescolare momenti commoventi a situazioni comiche, creando un equilibrio perfetto tra emozione e divertimento.
La trama, pur essendo frutto di fantasia, è assolutamente verosimile e riflette i valori e le tradizioni della cultura napoletana. I personaggi, con le loro passioni e debolezze, riescono a catturare l’attenzione del pubblico, rendendo la storia accessibile e coinvolgente.
Uno degli elementi chiave di “Scugnizza” è la sua forte regionalità che rappresenta un tratto distintivo della produzione operettistica italiana. La musica e i dialoghi richiamano le sonorità e i modi di dire tipici di Napoli, creando un’atmosfera familiare e accogliente. Questo legame con il territorio permette al pubblico di immedesimarsi nelle vicende dei protagonisti, facendo risuonare nel cuore di ognuno la bellezza e la nostalgia della propria cultura.
“Scugnizza” continua a vivere grazie alla sua freschezza e al suo messaggio universale. La storia di amore, speranza e riscatto riesce a toccare le corde emotive di diverse generazioni, dimostrando che l’operetta è molto più di un semplice intrattenimento: è un viaggio attraverso le emozioni e le tradizioni di un popolo.
Questa edizione del festival non solo celebra la tradizione dell’operetta, ma anche il talento della compagnia di Elena D’Angelo, che porterà sul palco la freschezza e la vivacità di quest’opera classica.
Una bella occasione da sfruttare per immergersi nell’incanto dell’operetta italiana. Il Trianon Viviani promette tre giorni di emozioni, musica e cultura, dove il passato si intreccia con il presente, rendendo omaggio a un genere che continua a far sognare.
Franco Milone