Evento di spicco del Piano City napoletano, alle 22 di sabato 19 ottobre, l’atteso concerto di Uri Caine ha già fatto registrare da diversi giorni il tutto esaurito alle prenotazioni.
Il pianista nato a Philadelphia, ma attivo a New York sin dalla sua giovinezza, noto per il suo eclettismo e non nuovo a commistioni tra il jazz e la musica classica, tra le quali va assolutamente ricordata la sua collaborazione con Paolo Fresu che ha fruttato splendide perle nelle reinterpretazioni di classici come Lascia ch’Io pianga di Händel, L’amante Bugiardo di Barbara Strozzi o Sì dolce è il tormento di Monteverdi, approda nella città di Partenope due anni dopo il suo passaggio al Lennie Tristano di Aversa insieme ad Erik Friedlander e Mark Elias. Change è il titolo del suo progetto, ispirato da un lavoro per orchestra e coro gospel da lui composta nel 2014, intitolata The Passion Of Octavius Catto, scritta per commemorare la vita di un attivista per i diritti civili assassinato a Philadelphia il giorno delle elezioni nel 1872. Nel tempo Caine ci ha abituato a lavori di ogni tipo, in continuità non solo con la musica classica, ma anche con altri generi, che vengono però magistralmente integrati l’uno con l’altro, sia nel momento compositivo che in quello dell’esecuzione, cosa che costituisce una caratteristica del suo pianismo.
Il concerto serale sarà preceduto, nella stessa location, dal Serie Gold Brahms Project di Michele Benignetti ed Elonora Spina, alle 17,00 e dal Rachmaninoff Suites con Marco Sollini & Salvatore Barbatano alle 20.
Alle 19 al Nest le Improvvisazioni per mio padre di Andreas Kern, l’ideatore della rassegna. infine alle 23, al Museo Hermann Nitsch Piano Night – Notte di note con i pianisti del Centro di Formazione Musicale diretto da Bruno Persico. La maratona musicale si concluderà poi alle 6,30 del 19 ottobre con il Concerto all’alba di Simone Sala, omaggio al mare e a Napoli .