Quella di re minore è una tonalità che esprime meglio di tante altre il sentimento di sgomento al cospetto della alla morte, di fronte al termine della nostra vita, più che il dolore per il trapasso di chi ci è caro, che molti compositori hanno associato alla tonalità di fa minore (evoluzione del trenodico modo lidio)
L’ultimo appuntamento alle 20,30 di giovedì 11 luglio a Villa di Donato, all’interno della rassegna UNICI, INcontrarsINvilla, si intitola «Un Re minore» e ha per protagonisti David Romano al violino e Mario Montore al pianoforte.
È la tonalità dell’uomo che affronta la finitezza del proprio percorso terreno, evoluzione di quel primo modo antico, dorico ad accomunare i brani in locandina: la «Chaconne dalla Partita n.2 in re minore per violino solo BWV 1004» di Bach, «Following a bird, per violino e pianoforte» di Ezio Bosso e la «Sonata n. 2 per violino e pianoforte in re minore “Grosse Sonate”, op. 121» di Schumann.
«Il concerto di stasera in Villa di Donato ha un valore speciale per me. Posso chiamarlo il mio ‘sogno di mezza estate’ – racconta Patrizia de Mennato, padrona di casa e direttore artistico della rassegna -il cuore del programma è «Following a Bird» di Ezio Bosso, eseguito a Napoli da Ezio e da David Romano in occasione della mostra Picasso […] Non trovo parole per raccontarvi l’emozione provata. Ho chiesto spesso a David di suonare questo splendido concerto, e ora posso annunciarvi che il sogno si avvererà».
La numerologia e la crittografia musicale erano molto diffuse nel rinascimento e nel primo barocco e certo Johann Sebastian Bach ne era a conoscenza; l’affermazione finge da premessa per riportare l’affascinante teoria della musicologa tedesca, Helga Thoene, che ritiene il genio di Eisenach autentico “messia” della subliminazione musicale e della codifica numerologica,
L’idea di Helga Thoene è che la Ciaccona per violino sia un epitaffio in morte della prima moglie di Bach, Maria Barbara e la studiosa ritrova nella spettacolare pagina con variazioni significativi riferimenti a corali bachiani sul tema della morte, soprattutto della intima, ma ineguagliabile cantata «Christ lag in Todes Banden”, BWV 4.
Qualche anno fa è stata anche proposta un’esecuzione interpolata e a tratti intrecciata del brano violinistico e di sezioni corali della Cantata.
Una suggestione in più per godere di un ascolto del violino solo, per sé, stupefacente e un motivo in più per andare ad un commosso ricordo di Ezio.
INcontrarsINvilla e darsi un Arrivederci a Villa di Donato
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