La forma dell’Oratorio drammatico evidenzia più di ogni altra l’osmosi tra musica sacra e operistica con il tramite di quella nella Napoli barocca.
La rappresentazione di mercoledì 15 novembre alle 18 nella Chiesa dei Gerolamini è «La Passione di Cristo- Oratorio drammatico per soli, coro, orchestra, attori, teatro dei pupi e banda» ideata e diretta da Alessandro De Simone
«Nel Regno di Napoli, durante la Settimana Santa, diffusa era la rappresentazione del cosiddetto Mortorio di Cristo, incentrato sul tradimento, l’arresto e la morte di Gesù – racconta Alessandro De Simone – il dramma fu scritto da Padre Bonaventura Morone agli inizi del Seicento ed elaborato poi da Filippo Orioles, in cui, alla luce delle nuove dottrine conciliari e del nascente teatro gesuita, l’autore rivisitava la tradizione dei Misteri e dei Drammi Sacri popolari».
Con la direzione artistica di Elsa Evangelista, lo spettacolo, immaginato nella cornice di un’antica arciconfraternita, coniuga elementi della sacra rappresentazione del Mortorio e del teatro popolare dei pupi attivato dalla compagnia di Lucio Corelli, con i Responsoria di Gesualdo da Venosa gli oratori barocchi, tra cui la Maria Dolorata di Leonardo Vinci in prima esecuzione moderna, insieme con pagine di Leo e Zelenka.
Per un evento, dedicato a Roberto De Simone, sarà di rango il cast vocale con Chiara Polese (soprano), Francesca Di Sauro (contralto), Stefano Sorrentino (Tenore), Filippo Morace (Basso) cui si affiancano attori della statura di Mariano Rigillo (Cristo), Franco Iavarone (Giuda), Peppe Servillo (Pilato) e Gianni Sallustro (Centurione), Elettra De Simone (Angelo)
Il Coro «Ensemble Vocale di Napoli» è diretto da Antonio Spagnolo con l’Orchestra «La Nuova Polifonia», il «Gran Complesso Bandistico Città di Fisciano» diretto da Paolino Addesso, i Pupi Napoletani di Lucio Corelli e Figli e a condurre uno spettacolo multidisciplinare e complesso sarà il maestro Alessandro De Simone.
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