La 51esima edizione del Premio Positano Premia la Danza Lénide Massine ha celebrato la grande danza sulla Spiaggia grande di Positano il 2 settembre 2023, data che potrebbe far ipotizzare una conclusione della “stagione estiva del grande turismo”, invece diviene manifestazione di apertura per nuovi eventi culturali tali da rendere il turismo non più stagionale ma diffuso nell’arco dell’anno solare. Sul palco nella prima edizione del PREMIO INTERNAZIONALE COMUNICARE L’ARCHEOLOGIA LA VILLA ROMANA SI RACCONTA sono stati premiati Paolo Conti la cui motivazione è stata “per la prestigiosa carriera giornalistica dedicata alla divulgazione dell’arte, con particolare attenzione all’archeologia, grazie ad una qualità di scrittura che da sempre coniuga solida competenza a capacità narrativa”, premio consegnato dal direttore del Corriere del Mezzogiorno Enzo d’Errico; Fabio Viola la cui motivazione è stata «Capacità di unire due mondi apparentemente distanti, cultura e videogiochi , fondando il collettivo di artisti TuoMuseo creatore di progetti innovativi per i musei italiani di grande successo globale».
Per la sezione stampa internazionale il riconoscimento è andato all’inglese Jackie Wullschläger responsabile della critica d’arte del Financial Times.
Nel pomeriggio, presso la Cripta superiore del MAR, con la partecipazione della Soprintendente Raffaella Bonaudo, si è svolto l’affollato incontro con Conti e Viola.
Il premio è la prima azione del programma integrato ‘La Villa Romana si racconta’ organizzato dal Comune di Positano e finanziato dal Ministero dell’Interno su fondi per progetti contenenti misure per la promozione del patrimonio artistico delle città d’arte. Grazie al prezioso restauro della Villa Romana, resa fruibile al pubblico dal 2018, Positano emerge come “Città Archeologica”, con l’antica residenza che si impone oggi come testimonianza delle meraviglie del passato e come volano per una nuova immagine locale, in termini di qualità storico-culturale all’intero territorio. Il progetto multidisciplinare ‘La Villa Romana si racconta’, si svolge con la curatela scientifica di Laura Valente ed è vincitore del bando del Ministero dell’Interno per borghi d’arte.
«Il premio – anticipa il sindaco Guida – è solo la prima azione di un racconto che si svilupperà tra il 2023 e il 2024 su varie piattaforme, con strumenti coinvolgenti, dal fumetto ai podcast e al 3d. Inoltre, sempre nell’ottica di fattivo sviluppo di tale progetto, inteso nella sua accezione più completa, il Comune di Positano e il Museo Archeologico Nazionale di Napoli diretto da Paolo Giulierini collaboreranno ad attività di valorizzazione del patrimonio della Villa Romana, con l’inserimento di una postazione multimediale dedicata nella costituenda sezione del Mediterraneo del MANN».
Elemento di connessione tra la grande danza e il mondo dell’arte la premiazione a Bertrand Du Vignaud de Villefort, a cui è stato assegnato Il Premio divulgazione, sostegno e promozione delle Arti Luca Vespoli un riconoscimento alle personalità che si sono distinte nella promozione dell’arte e della danza in tutto il mondo. Bertrand Du Vignaud de Villefort è discendente del grande pittore Henri de Toulouse-Lautrec, mecenate e storico dell’arte. Appassionato di danza da anni sostiene compagnie indipendenti, composte da molti ballerini italiani residenti anche all’estero.
Il Gala Premio Massine per la danza ha visto esibirsi i numerosi artisti premiati, le cui esposizioni emozionali hanno incantato il numeroso pubblico presente.
Un susseguirsi di pas de deux e assoli, dove i corpi dinamici dei danzatori hanno espresso il totale amore verso questa raffinatissima arte, onorando con la loro presenza gli artisti del passato che hanno solcato questo illustre palcoscenico.
Dal passato, ammirazione vedere due immense danzatrici salire insieme sul palcoscenico anche se in ruoli differenti: Luciana Savignano per essere consacrata madrina della manifestazione e Ana Laguna membro della giuria/Board scientifico della manifestazione.
Ad aprire il Gala Anna Chiara Amirante e Danilo Notaro nell’interpretazione di un passo a due Aria Suspended; i colori caravaggeschi sui corpi, il biancore rilucente, la materia che diviene movimento e opera d’arte emerge dal passo a due Caravaggio interpretato da Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko; Emily Suzuki e Fernando Coloma in un duo doloroso e appassionato, dove l’incomunicabilità e la difformità nella relazione fa emergere la solitudine della donna che rincorre il suo uomo ma resta al termine sola con se stessa; sullo stesso argomento ma classico il pas de deux da Giselle interpretato da Anastasia Hurska e Mario Galindo Monterrubio.
Pura energia, movimenti contratti, segmentati, giullareschi nella loro essenzialità nel solo di Mercuzio interpretato da Clyde Emmanuel Archer; spinti nello spazio vibrante e movimentato del duo Moonlight interpretato da Caroline Osmont e Florent Mélac; raffinatezza di esecuzione, corpo vibrante e capace di ammaliare il pubblico con la perfezione dell’esecuzione del movimento, danzatrice quasi automa nella vibrante giovanile forza del giovane danzatore, in un continuo scambio di affidare il proprio corpo all’altro hanno emozionato il pubblico Ludmila Pagliero e Guillaume Diop in Trois Gnossiennes.
Un effimero e delicatissimo La morte del cigno interpretato da Sarah Lamb ha condotto il pubblico nel mondo lunare, per dipanarsi nella simmetria di corpi e di movimenti classici con sintassi moderna del Pas de Deux from Diamonds interpretato da Emma Riis-Kofoed e Ryan Tomash, per concludere con un irriverente e travolgente primordiale assolo di Steven McRae in Czárdás.
Tonia Barone