Saranno la bacchetta di Marco Armiliato e il violino di Giovanni Andrea Zanon, con l’Orchestra del Massimo napoletano, venerdì 17 marzo alle 19 a dare vita all’ ultimo concerto della stagione sinfonica del Teatro di San Carlo al Politeama, prima della riapertura del Tempio della Musica dopo il restauro.
In programma, dopo la non ascoltatissima Ouverture da «La sposa venduta» di Smetana, si ascolterà l’amatissimo «Concerto in mi minore per violino e orchestra, op. 64 » di Mendelssohn, per concludere con la «Sinfonia n. 7 in re minore, op. 70» di Dvořák.
Giovanni Andrea Zanon, classe 1998 è un talento affermato del violinismo e vanta un ricco curriculum internazionale.
A soli 6 anni ha ricevuto la menzione del Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi, il Leone d’Oro dalla Regione Veneto per i meriti artistici conseguiti all’estero e successivamente è stato nominato Alfiere della Repubblica dal Presidente Sergio Mattarella.
«La sposa venduta» , rappresentata per la prima volta nel 1866, è a tutti gli effetti un’opera buffa su modello italiano e l’Ouverture mescola colori donizettiani con tinte contrappuntistiche da classicismo viennese.
Il «Concerto per violino e orchestra in mi minore op. 64» è dedicato al violinista Ferdinand David, primo violino dell’Orchestra del Gewandhaus di Lipsia.
Stranamente la prima idea compositiva conduceva verso un concerto nella poco violinistica tonalità di mi bemolle maggiore, ma mesi più tardi Mendelssohn avrebbe risposto a David: «È molto gentile da parte vostra reclamare da me il Concerto e io ho il più vivo desiderio di scrivervene uno, ma il compito non è semplice. Voi lo vorreste brillante, e come credete che uno come me lo possa! Il primo assolo deve essere tutto nella tonalità di mi». Si avviava a prendere forma, nel 1839, uno dei più celebrati capolavori della letteratura violinistica.
Composta tra il 1884 e li di marzo del 1885, «Sinfonia n. 7 in re minore, op. 70» fu eseguita per la prima volta al St. James Hall di Londra il 22 aprile dello stesso anno sotto la Direzione dell’autore, che non ne fu pienamente soddisfatto, tanto che nei mesi successivi apportò alcune modifiche alla partitura, celebrata nella versione definitiva nell’ottobre a Berlino sotto la direzione di Hans von Bülow.
Angela Caputo