Partiamo da una scrittura intelligente, garbata e scorrevole che pone al centro della propria indagine una coppia stagionata, ma ancora in piedi, aggiungiamo un pretesto che scardina abitudini e sollecita nostalgie e battibecchi, incutendo nuovi timori, uniamo due interpreti rodati e ben calati nei personaggi, in più una regia che ritma i tempi ed otteniamo un risultato godibile molto apprezzato dal pubblico in sala.
Stiamo parlando di Vuoti a rendere, spettacolo in scena a Salerno il 5 marzo 2023 al teatro Genovesi, terzo appuntamento del festival XS, proposto dalla compagnia La cricca di Taranto.
Il testo è famosissimo e nonostante abbia una “certa età” (37anni) rimane fortemente attuale forse proprio per le dinamiche coniugali di lunga data che sembrano non avere tempo. Firmato da Maurizio Costanzo la pièce mette in scena Federico ed Isabella, anziani ma non troppo, in procinto di trasferirsi in campagna per lasciare al figlio (una sorta di convitato di pietra che incombe ma non compare) l’appartamento che li ha visti insieme per decenni. Un baule in scena dovrebbe raccogliere pezzi di vita, ricordi, libri, oggetti ma invece apre il vaso di pandora dei non detti, delle cose taciute per quieto vivere, delle cento recriminazioni reciproche, delle delusioni e delle amarezze, degli attimi fuggenti non colti. Essere sdradicati ha nei due personaggi effetti diversi (lui brontola, lei minimizza) ma in ambedue aleggia la paura che non ci sia più nulla da desiderare e allora sì che sarebbe un triste finale… Le schermaglie e l’apparente leggerezza dei dialoghi sottendono ben altre riflessioni sull’autentico significato dell’essere “anziano”…
Aldo L’Imperio che ha curato anche la regia, e Anna Cofano, tratteggiano con verve la coppia tra battute ironiche e velate melanconie: il bilancio di una vita assieme ha varie sfumature e i due attori hanno ben calibrato le nuances che questo pezzo drammaturgico impone.
Dadadago