La programmazione della Stagione del Teatro di San Carlo prosegue con la proposta della serata Il Balletto romantico, in scena al Teatro Politeama dal 21 febbraio al 28 marzo 2023.
La serata ideata dalla direttrice del Balletto Clotilde Vayer, vede in programma le opere di due grandi coreografi del balletto otto-novecentesco che hanno segnato con le idee innovative non solo la moda coreografica ma la stessa tecnica. Infatti, entrambi i coreografi hanno letteralmente forgiato i corpi di danzatori adattandoli alle esigenze espressive. Le opere presentate sono di Michel Fokine e August Bournonville, due innovatori che hanno rappresentato nelle loro opere la temperie culturale dell’epoca di riferimento.
Di Michel Fokine vedremo Les Sylphides su musiche di Fryderyk Chopin, balletto che appartiene alla prima fase coreografica, opera elaborata su precedenti versioni, andata in scena nel 1909 al Théâtre du Châtelet di Parigi per la stagione dei Ballets Russes di Sergej Djagilev. Il balletto privo di trama se non la presenza delle silfidi, l’ideale della donna eterea che volteggia nell’aria, che al chiaro di luna danzano col poeta malinconico in cerca dell’ideale poetico romantico. Come affermava Grigoriev «immateriale e poetica atmosfera di sogno» quella creata da Fokine, dominata da passi e figure tipiche del balletto classico. Si avvicendano la prima ballerina e due soliste con il poeta incorniciate dal corpo di ballo al chiaro di luna.
Le tre soliste sono Luisa Ieluzzi, Anna Chiara Amirante e Claudia D’Antonio (21, 24, 26 febbraio); Annachiara Amirante, Luisa Ieluzzi e Claudia D’Antonio (22 e 25 febbraio); Annalina Nuzzo, Chiara Amazio e Martina Affaticato (23 febbraio).
Il Poeta sarà interpretato da Alessandro Staiano nelle recite del 21, 24 e 26 febbraio, da Stanislao Capissi il 22 e il 25 febbraio e da Giuseppe Ciccarelli (il 23 febbraio).
Di August Bournonville una suite da Napoli o il pescatore e la sua sposa, su musiche di Gade, Helsted, Lumbye, Paulli.
Napoli è il suo più celebre balletto del 1842, realizzato in seguito ad un suo soggiorno in Italia. Esaurientemente inserito nel gusto artistico dell’epoca se si pensa alle gouache degli esponenti della scuola di Posillipo, ispirato alla tradizione popolare reale piuttosto che all’immaginario e al soprannaturale, pone in scena una storia d’amore all’interno di un’ambientazione folclorica partenopea presente nell’immaginario dei viaggiatori stranieri.
I protagonisti Gennaro e Teresina, si amano nella cornice del borgo marinaio di Santa Lucia, invidiati da tutti si allontanano in barca ma una tempesta fa salvare solo Gennaro. La madre di Teresina lo incolpa per la morte della figlia, ma Gennaro sostenuto dal frate Ambrogio si imbarca per cercarla affidandosi alla Madonna. Giunto nella grotta Azzurra di Capri ritrova Teresina trasformata in nereide e non la riconosce. Il giovane non si arrende e mostra una immagine della Madonna a Teresina che riprende le sue sembianze umane e ritrova la memoria. Si recano a Montevergine per ringraziare la Vergine, ma la madre di Teresina lo accusa di stregoneria. In suo soccorso frate Ambrogio che spiega il miracolo. Gran festa popolare per il matrimonio dei due giovani innamorati.
Essendo una suite si inserisce, sempre di Bournonville il Pas de Deux da La festa dei fiori di Genzano (o Infiorata), creato nel 1858.
Nel Pas de deux da “Infiorata a Genzano” si alterneranno Candida Sorrentino e Danilo Notaro (21, 24, 26 febbraio); Giorgia Pasini e Salvatore Manzo (22 e 25 febbraio), Valeria Iacomino e Carlo De Martino (23 febbraio).
Tonia Barone