Ha preso il via lo scorso 4 dicembre, il Festival Internazionale del ‘700 musicale napoletano, con la direzione artistica del maestro Enzo Amato (nella foto)
Si tratta di una rassegna che da 21 anni richiama un pubblico eterogeneo di appassionati e addetti ai lavori coinvolgendo artisti di grande levatura tra i quali registi, ballerini, strumentisti e cantanti.
La storia del Festival si arricchisce ogni anno di nuove e importanti rappresentazioni che, negli anni trascorsi, ha visto rappresentati il «Requiem» di Niccolò Iommelli, «I Pittagorici» di Giovanni Paisiello passando per l’originale Mercadante Jazz Project di Daniele Sepe.
Un programma ricco di eventi quello di quest’anno iniziato con il Porpora Jazz Project di Emilia Zamuner a cui farà seguito, il prossimo 8 dicembre il concerto del Duo Carlotta Dalia e Giuseppe Gibboni (premio Paganini 2021) nella bella cornice dell’Auditorium Scarlatti al Conservatorio di San Pietro a Maiella.
Il festival, che nasce con l’obiettivo di diffondere la conoscenza del presente attraverso il recupero della memoria storica, promuove la partecipazione attiva degli artisti e degli spettatori in un coinvolgimento sinergico che rende tutti partecipi alla realizzazione degli eventi.
Altro elemento importante è costituito dalla partecipazione dei giovani ai quali, per mezzo della Carta Giovani Nazionale, è data la possibilità di assistere agli spettacoli con riduzioni sul costo del biglietto.
Un concetto di divulgazione della cultura con partnership territoriali che, per mezzo del Sistema MED, riesce a unire decine di imprese musicali e di danza della Campania. In altre parole, un percorso formativo e di conoscenza che trasforma lo studio teorico della musica in un percorso formativo pratico e di grande spessore valoriale.
L’ambizioso progetto annovera un team di artigiani, operatori culturali, aziende ed imprese non-profit che lavorano sinergicamente per realizzare una Compagnia Stabile dell’Opera Buffa a cui partecipano il regista Riccardo Canessa, i cantanti Raffaella Ambrosino e Giuseppe naviglio con il coreografo Antonello Tudisco.
In questo 2022, per celebrare i 400 anni dalla nascita di Molière (1622 – 2022) il Festival presenterà un interessante lavoro su Cimarosa e Moliere con l’attore Patrizio Rispo che si annuncia come un evento capace di incontrare i favori del pubblico.
Tra le tante le date in programma, tutte di alto livello artistico, vi segnaliamo l’evento” Giovannella Gesualdo “ Madrigale per un Principe Assassino” di Enzo Amato (Domus Ars Arte di via Santa Chiara 10) e la “Cantata di Natale” scritta e diretta da Carlo Faiello che vedrà la partecipazione di Giovanni Mauriello, Marianita Carfora e la Santa Chiara Orchestra (Chiesa dell’Immacolata Concezione a Capodichino ore 19.30).
Non mancherà infine la lirica con il concerto di domenica 18 dicembre ore 11.30 alla Domus Ars dal titolo “Casta Diva – il Conservatorio di san Sebastiano; fucina del bel canto” con Sangwon Ahn (soprano) accompagnata da Giovanni Gambardella al pianoforte.
La rassegna si chiuderà il 30 dicembre con, in prima napoletana, «L’ammalato immaginario» di Leonardo Vinci (Intermezzo napoletano con danza) che, nella Chiesa Barocca di Donnaregina Nuova Museo Diocesano, vedrà in scena la Compagnia Stabile dell’Opera Buffa con Raffaella Ambrosino (soprano), Giuseppe Naviglio (baritono) e le coreografie di Antonello Tudisco.
Un repertorio sostanzioso che cercherà di soddisfare i gusti più disparati.
Franco Milone