Il Teatro Cimarosa di Aversa, l’Associazione Arte Donna presieduta dalla dottoressa Rachele Arena, della biblioteca dell’Università Vanvitelli, celebreranno mercoledì 26 ottobre i 90 anni dalla morte, avvenuta proprio nello stesso giorno e mese del 1932 a New York, della prima donna compositrice moderna italiana, Gilda Ruta, nonché della sua numerosa famiglia che conta molti compositori e didatti, poco conosciuti in Italia.
Il comitato Festival Mercadantiano presieduto dall’ultimo discendente del compositore Francesco Saverio Rodriguez, direttore artistico il maestro Giovanni Rea, ha voluto collaborare a tale evento essendo Gilda e prima di lei suo padre e i suoi cugini Francesco Paolo e Alfonso, stati alunni di Saverio Mercadante, durante il periodo durante il quale il compositore altamurano di origine ma, napoletano di adozione, è stato il primo direttore nominato del Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli.
Mercadante ebbe parole lusinghiere in primis per Michele, padre di Gilda che fu condirettore del Conservatorio subito dopo la dipartita di Saverio; Gilda fu seguita con grande attenzione privatamente da Mercadante poiché all’epoca era preclusa alle donne, l’iscrizione al Conservatorio in maniera ufficiale. Gilda è stata una grande pianista e compositrice, al quale fu attribuito il premio Beatrice dalla Regina Margherita davanti alla quale si è esibita più volte, ed è stata diretta in concerto anche dal giovane Arturo Toscanini. Per ragioni sconosciute nel 1894, forse stanca dello stato in cui versavano le donne musiciste, emigrò in America, con i due figli nati dal matrimonio con il Conte Cagnazzi che era scomparso prematuramente lasciandola vedova. A quel punto probabilmente non vedendo altra via d’uscita per la sua carriera, decise di partire lasciandosi alle spalle l’Europa, ambientandosi rapidamente nella società nuovayorchese.
Gilda, che era nata e vissuta a Napoli, però, aveva fatto la sua prima esibizione pubblica proprio ad Aversa in un salotto privato, ecco perché l’evento si tiene nella città normanna, ma la famiglia che era originaria di Caserta aveva un ramo molto fervido proprio ad Aversa e alcune delle discendenti, hanno fortemente voluto che a 90 anni dalla sua morte, fosse ricordata proprio qui, inserendo però nel programma anche brani del padre e dei cugini, uno dei quali fu brillante arpista e docente di conservatorio, erede della scuola arpistica napoletana, all’epoca all’avanguardia tecnicamente.
Arte Donna ha fortemente spinto per quest’evento, per ricordare questa donna, che non ha avuto in Italia la fama che meritava, fama che riscosse in America con concerti in sale importanti e aprendo anche una scuola di Musica a New York e inserendosi perfettamente nel tessuto sociale della grande mela, all’epoca in fortissima espansione, epoca in cui il grande Gershwin la faceva da padrone assieme a tutti i grandi musicisti, stelle del musical. Il comitato Festival che ha curato la fase di coordinamento musicale, ha scelto un programma variegato in cui erano presenti una composizione per violino, che sarà eseguita dal maestro Mario dell’Angelo, docente presso S. Pietro a Majella, il nostro massimo istituto musicale, da Maria Grazia de Luca, come omaggio a Terra di Lavoro in cui ha origine la famiglia, essendo Maria Grazia, una soprano in carriera a livello internazionale, abitante proprio in provincia di Caserta e dall’arpista Anna Azzinnari, calabrese, dalla nutrita esperienza nazionale, nel settore dell’arpa e infine deus ex machina musicale dell’iniziativa dal M° Giovanni Rea, pianista, attualmente docente presso l’IC Giovanni XXIII di S.Antimo, che ha insegnato ad Aversa per diversi anni all’IC Cimarosa, che eseguirà alcuni brani pianistici, poco conosciuti ma dai quali traspira la grande penna di Gilda e dei cugini e che accompagnerà al pianoforte tutti i brani sia vocali che strumentali, meno quelli per Arpa sola composti appunto da Riccardo Ruta. L’evento patrocinato e sostenuto dal Comune di Aversa, nella persona del Sindaco Golia, ha beneficiato del patrocinio morale del Consiglio Regionale della Campania e dell’Amministrazione Provinciale di Caserta.
Lettrici della serata saranno Titti Spanò e Mena Santillo e importanti contributi per l’evento sono dovuti a Giovanni Vigliar, biografo di Gilda e infine delle professoresse Maurizia Sacchetti e Patrizia Tirozzi discendenti del ramo Aversano della famiglia, geloso custode di materiale musicale pubblicato da Francesco Paolo, Alfonso e Riccardo Ruta.
Angela Caputo