Prove di ripartenza a Catania: non solo i Teatri più importanti come il Teatro Massimo Bellini per la musica e il Teatro Stabile per la prosa , ma anche le piccole ma prestigiose realtà di cui è ricca la città etnea, o almeno lo era prima della pandemia, provano a riaprire i battenti incoraggiati dalla possibilità della piena capienza.
Tra queste spicca il Teatro del Canovaccio, una sala piccolissima ma che, grazie alla qualità e spesso al coraggio delle produzioni, negli anni si è ritagliato uno spazio significativo ed un pubblico attento e partecipe.
Lo spettacolo proposto, il primo di una piccola rassegna che si svolgerà fino all’8 gennaio 2022, è Astratti furori, in scena dall’ 8 al’12 dicembre 2021.
“Io ero, quell’inverno, in preda ad astratti furori” è questo l’incipit di Conversazione in Sicilia di Elio Vittorini (1908-1966), ed è al romanzo più noto dello scrittore siracusano che si ispira lo spettacolo, in una originalissima riduzione e adattamento “per Pupi catanesi” operata dai Alessandro e Fiorenzo ,della nobile stirpe dei Fratelli Napoli.
La Marionettistica Fratelli Napoli, che celebra un secolo di attività senza interruzioni – essendo stata fondata nel 1921 da Gaetano Napoli – rappresenta l’autentica e unica rappresentante del teatro dei pupi in stile catanese.
In Astratti furori , il motivo del “mondo offeso” e le forme mitico – simboliche del romanzo, si integrano con i personaggi delle storie dell’Opera dei Pupi nella comune aspirazione a un ordine del mondo più giusto. Silvestro, che ritorna in Sicilia in preda ad astratti furori per ritrovare se stesso e tutti gli altri personaggi del romanzo, ripropongono tutta intera la dialettica dei rapporti tra il ribelle Rinaldo, il conciliante Orlando, l’ottuso Carlo Magno e il perfido Gano di Magonza.
Se questo esperimento teatrale sia stato troppo azzardato o se sia riuscito, giudicherà il pubblico che potrà assistere allo spettacolo nei giorni dell’8 e 12 dicembre alle ore 18,00 e 9, 10, 11 dicembre alle ore 21.
Astratti furori al Teatro del Canovaccio di Catania
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