Il Festival del Real Sito di Carditello #ReSpira

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#ReSpira è l’hashtag  della seconda edizione del Carditello Festival, una rassegna, perciò, non solo giovane, ma venuta alla luce nel pieno di uno dei più critici periodi dal dopoguerra: il cartellone è stato presentato martedì 29 luglio a Palazzo San Carlo di Santa Maria Capua Vetere, in una serata minuziosamente organizzata dall’anfitrione Gennaro Stroppolatini,
Tanto premesso sono legittime le espressioni che vogliono definire il festival della Fondazione Real Sito di Carditello come “Inno alla resistenza e alla rinascita della Campania Felix”,  che si inaugurerà il 3 luglio per concludersi il 29 agosto.
Resilienza, proprietà fin troppo invocata in questi mesi di pandemia, ma anche resistenza, nelle accezioni varie e piene che, nella Terra dei Fuochi, si caricano di significati affatto speciali.
La rassegna musicale si svolgerà nell’ippodromo della Reggia Borbonica dalla Fondazione Real Sito di Carditello (San Tammaro, Caserta), guidata dal 2016 dal presidente Luigi Nicolais e avrà il sostegno della Regione Campania attraverso Scabec SpA.
«Il Real Sito di Carditello non è solo un bene di notevole valore artistico e culturale, ma è anche uno stile di vita che esprime benessere – ha affermato il presidente della fondazione, prof. Luigi Nicolais – Solo pochi anni fa il Real Sito era considerato il simbolo del degrado nella Terra dei Fuochi. Oggi rappresenta un luogo di rinascita e riscatto, aperto a famiglie, bambini e rifugiati. Stiamo lavorando intensamente proprio in questa direzione insieme a Regione Campania, Scabec e Comune di San Tammaro»
Cultura e missione sociale sono state richiamate spesso nelle parole di Nicolais: «La missione della Fondazione Real Sito di Carditello si concentra sul ruolo sociale dei musei e dei siti culturali, e sulla capacità di contribuire al cambiamento del territorio, producendo nuovi format, condividendo i valori della legalità, assicurando una fruizione sempre più inclusiva e favorendo la partecipazione della comunità non solo sul fronte culturale, ma anche in campo ambientale e nel segno dell’attivismo civico».

Gennaro Stroppolatini, mecenate della cultura, ha consegnato al Presidente Nicolais una targa ricordo di Palazzo San Carlo in ragione del sostegno dato dalla Fondazione Carditello alla valorizzazione di questo sito reale riportandolo ai suoi antichi splendori settecenteschi.
Il direttore artistico, Antonello De Nicola, che ha illustrato il programma, ha messo in evidenza le linee guida: «Il festival celebra il genio di artisti resi immortali dalle proprie opere e la capacità del Real Sito di misurarsi con i diversi linguaggi artistici che in estate animeranno il sito borbonico, integrando l’offerta culturale e i percorsi benessere nei boschi»
Attesissimo è il concerto del 18 luglio in memoria di Ennio Morricone, con  Tosca e Roma Sinfonietta e una sorpresa per celebrare il centenario della morte di Enrico Caruso.
Il 24 luglio  Mario Incudine rende omaggio a Domenico Modugno e anche Dante sarà celebrato nel settecentesimo anniversario della morte da  Vinicio Capossela con il concerto “Bestiale Comedia”  il 28 luglio.
In vista della conclusione il 26 agosto Javier Girotto renderà onore ai cento anni dalla nascita di Astor Piazzolla.
Procedendo con ordine: inaugurazione con “Nostalgia Tour” di Coma_Coseil 3 luglio e il 10 toccherà a Sarah Jane Morris con “Let The Music Play” ; “Parola Tour” di Giovanni Caccamo  il 7 agosto sarà anteprima del disco in uscita a settembre), con Michele Placido dal vivo e i contributi audio di Willem Dafoe e Aleida Guevara.
Tornerà nel Real Sito l’Orchestra del Teatro di San Carlo diretta da Maurizio Agostini il 30 luglio  e  nella “Jazz & Wine”  anche Steinar Raknes il 27 agosto,  Luca Aquino e Natalino Marchetti duo  il 28 agosto e il giorno successivo  Michelangelo Scandroglio.
A proposito di vini, saranno protagonisti delle degustazioni l Asprinio, il Pallagrello bianco e quello rosso, vini che dominavano la tavola di Ferdinando IV di Borbone e che oggi tornano in produzione proprio nella Reggia con il marchio “Carditello”.
«L’obiettivo del Carditello Festival è diventare un appuntamento annuale nel panorama musicale italiano, integrando l’offerta culturale del sito e promuovendo i servizi dedicati ai visitatori: percorsi benessere nei boschi, laboratori per bambini e famiglie, corsi di ippoterapia per persone speciali, rete dei Cammini di Carditello, itinerari cicloturistici nazionali e degustazioni di prodotti tipici – ha affermato Roberto Formato, direttore Fondazione Real Sito di Carditello –  Stiamo sviluppando pacchetti personalizzati per entrare nel circuito dei grandi tour operator e, a breve, metteremo in produzione una intera linea di prodotti a marchio Carditello per essere maggiormente competitivi sul mercato. Una sfida ambiziosa, che racchiude la nostra vocazione di fattoria sperimentale e hub di impresa per lo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio».
Decisamente suggestiva l’immagine proposta dal direttore artistico Antonello De Nicola:
«La Reggia di Carditello è sempre stata una linea di confine: prima tra popolo e nobiltà, poi tra malaffare e legalità, quindi tra degrado e bellezza. Il programma del Carditello Festival 2021 esprime tutta la forza e il coraggio della nostra comunità e del sito borbonico, capace di resistere alle ferite del tempo e degli uomini nel cuore verde della Terra dei Fuochi».
Note dolenti, ma conferme di volontà nelle conclusioni di De Nicola: «A Carditello non abbiamo grandi budget e non ospitiamo quadri di valore, ma custodiamo una intera collezione di cadute e rinascite che rappresentano il patrimonio culturale e il capitale umano della Fondazione, forse proprio perché Carditello già contiene nel suo perimetro e nel suo destino tutta la passione, la grazia e la sofferenza dell’esperienza umana o, come dice Vinicio Capossela, della Bestiale Comedia».
La serata, ennesimo successo di Gennaro Stroppolatini e dell’Associazione Amici di Palazzo San Carlo, ha allietato i sensi del gusto e dell’udito con la degustazione dei vini di “Vigne Chigi”, dal caffè Aroma  di Caterina De Mauro, capo Ufficio Marketing e Fundraising della Fondazione e dalle note del violino di Floriana Maria Knowles.

Raffaella Ambrosino

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