L’amore di Čajkovskij per l’Italia e per Firenze erano tali che il soggiorno fiorentino del musicista russo creò le condizioni ideali perché componesse “La Dama di Picche”, ma l’animo romantico del compositore sentì il bisogno di dedicare alla città anche un sestetto “Souvenir de Florence op.70”, brano che concluderà il concerto dell’ensemble “guidato” dal primo violino Riccardo Zamuner alle 11,30 di domenica 22 dicembre nella Veranda Neoclassica di Villa Pignatelli.
Riccardo Zamuner insieme alla violinista Irene Fiorito, i violisti Francesco Paolo Morello e Maddalena Adamoli e i violoncellisti Arianna Di Martino e Theophane Ramet apriranno il programma con il “Sestetto n.1 op.18” di Brahms, in un certo modo conducendo l’ascoltatore lungo i sentieri dell’ottocento europeo che guarda al classicismo, partendo da una pagina del compositore amburghese del 1860 che ne rappresenta l’avvicinamento alla forma sinfonica e quasi un manifesto del nuovo stile contrapposto alla riforma di Wagner.
I componenti il sestetto vantano intensa attività tanto solistica, quanto in formazioni cameristiche le più diverse, ma riuniti in sei, riescono, grazie alle possibilità dinamiche offerte, a fare emergere ciascuno la propria individualità e al tempo stesso la capacità di ascolto reciproco.
Dario Ascoli