«Nativitas», Oratorio di Gaetano Panariello per la Nascita del Verbo non è una pagina in prima esecuzione, ma nel corso di tre decenni ha conservato e rinnovato l’aura di sentimento e un invito alla meditazione su sofferenze e speranze di ultimi e di potenti.
Sabato 21 dicembre alle 18 nella Sala Scarlatti del Conservatorio San Pietro a Majella, l’intensa partitura viene proposta da Elide Facciuto (contralto), Leopoldo Punziano (tenore), Pasquale Petrillo (baritono) con il Coro di voci bianche del Conservatorio, diretto da Carlo Mormile, il Coro Exultate, diretto da Davide Troìa e l’Orchestra di San Pietro a Majella, diretta da Antonio Maione.
«Mi coinvolsero, nel 1995, le parole del Papa Santo in cui si legge che “Il sorriso di Dio” risplende sul volto di ogni donna e ogni donna è immagine di quel sorriso divino e ne ricavai l’idea-ispirazione di affiancare alla Nascita per eccellenza per i cristiani, tutte le nascite del mondo, come miracolo di cui ogni la madre è artefice» racconta l’autore dell’Oratorio per voce recitante, coro misto, coro di voci bianche, insieme strumentale e nastro magnetico.
È nel riferirsi al sentimento materno, all’elemento mare, amniotico e rassicurante nella sua avvolgente immensità che risiede l’attualità di un brano che, dopo tre decenni, può ben dirsi divenuto un classico della musica di ispirazione sacra, sapendo evocare nell’animo di credenti e non, sentimenti di accoglienza per ogni donna, vittima di violenze private, di carestie, di sfruttamento, di guerre nonché di cinici respingimenti.
Dario Ascoli