Anche se il cinema muto otteneva sempre più consensi da parte del pubblico con un conseguente sviluppo del mercato cinematografico, vi era da sempre l’idea di voler dare parola a quelle immagini. Il suono sincronizzato con le immagini cinematografiche fu allo studio fin dalla nascita del cinema, precisamente dal 1889 nei laboratori di Edison. Lumiere, Melies e altri avevano tentato di sonorizzare il film ma in maniera troppo primitiva, cioè facendo pronunciare alcune frasi da una persona posta dietro lo schermo, e ciò risultò come un’operazione goffa e controproducente per l’espansione cinematografica.
Fu l’affermazione del telegrafo senza fili e quindi della radiofonia a risolvere i problemi del parlato, grazie alla registrazione elettrica. I produttori furono conquistati da un sistema che permetteva di sostituire nelle sale, le orchestre con gli altoparlanti. La prima a scommettere sul sonoro sincronizzato con le immagini cinematografiche fu la Warner Bros, la quale nel 1925 acquisì dalla Western Electric il Vitaphone, un sistema per il sonoro sincronizzato con le immagini cinematografiche nel quale il sonoro era registrato su disco fonografico. Il primo film con sonoro prodotto a fini commerciali fu quindi un film della Warner Bros, Don Giovanni e Lucrezia Borgia del 1926.
La prima proiezione pubblica a pagamento avvenne nel Warner Theater di New York, il 6 agosto 1926. Per la prima volta il pubblico pagante poteva sentire effetti sonori come il cozzare delle spade durante i duelli e una musica sincronizzata con le immagini cinematografiche, quindi una musica scritta per commentare precise sequenze cinematografiche. Successivamente furono stabiliti i protocolli che unificassero le caratteristiche tecniche per la sincronizzazione validi in tutto il mondo. Il sonoro sincronizzato con le immagini permise anche la realizzazione di film in cui era possibile ascoltare, oltre a suoni e musiche, anche i dialoghi degli attori, permise cioè la nascita del cinema parlato.
Il primo film in cui fu possibile ascoltare la voce degli attori fu Il cantante di jazz proiettato il 27 ottobre 1927 sempre dalla Warner Bros, in cui era possibile ascoltare gli attori sia parlare che cantare. Questa data segnerà l’inizio del cinema sonoro. Per Hollywood inizia una nuova era. La Warner Bros compie un passo avanti con The Jazz Singer (il Cantante di Jazz) diretto da Alan Crosland e con Al Jolson protagonista. Si tratta di una commedia musicale a sfondo drammatico nella quale Al Jolson canta una decina di canzoni e pronuncia alcune battute. Il Film fu un trionfo. E’ importante in quanto fu il primo film sonoro della storia del cinema, anche se in realtà è sonoro solo in parte, troviamo qualche canzone e alcune frasi, entra nella storia del cinema.
Ricordiamo che nel 1927 la Warner Bros stava attraversando un difficile periodo economico, nonostante tutto, ci scommise, imponendo da quel momento l’uso del Vitaphone (incisione du disco) e dunque del sonoro, aiutata soprattutto dalla musicalità cui si prestò questo primo esperimento. Il merito fu comunque tutto del cantante Al Jolson che grazie alle sue performance canore fece apprezzare e soprattutto rese più facile ed accessibile, l’acquisizione da parte del pubblico del nuovo mezzo. Al Jolson aprì per la prima volta un buco sonoro nello schermo.
Il regista disse: “L’aggiunta della parola fa uscire il film dal regno della pantomima e lo fa entrare in quello della commedia”.
Gabriella Spagnuolo