Il 14 marzo 2019 al Teatrino di Corte di Palazzo Reale a Napoli è stata ufficialmente presentata la dodicesima edizione del Napoli Teatro Festival Italia 2019, alla presenza di Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, Anna Imponente, direttore Polo Museale della Campania, Alessandro Barbano, presidente Fondazione Campania dei Festival e Ruggero Cappuccio, direttore artistico Napoli Teatro Festival Italia. Alla conferenza, è intervenuto anche Audronis Liuga, direttore dello Youth State Theatre di Vilnius, per raccontare lo spettacolo Zinc, che aprirà il Festival con un omaggio a Eimuntas Nekrošius. La manifestazione, giunta alla sua dodicesima edizione, è in programma dall’ 8 giugno al 14 luglio 2019. A dirigerla, per il terzo anno consecutivo, Ruggero Cappuccio, è realizzata con il sostegno della Regione Campania e organizzata dalla Fondazione Campania dei Festival guidata da Alessandro Barbano. Teatro, danza, letteratura, cinema, video/performance, musica, mostre e laboratori, oltre 150 eventi si svolgeranno tra Napoli e altre città della Campania (Salerno, Benevento, Caserta, Carditello, Baia, Amalfi, Pietrelcina e Mercogliano), con prime nazionali e internazionali. L’affluenza del pubblico si prevede nutrita, oltre per l’alta qualità dell’offerta, anche per la politica dei biglietti (da 8 a 5 euro), attenta a favorire la più ampia partecipazione. Ruggero Cappuccio conferma la natura multidisciplinare della manifestazione, nel segno quest’anno della multiculturalità, che ha dato sostegno e palcoscenico alla creazione artistica post-migratoria nell’ottica dell’inclusione e del dialogo. Ci saranno, pertanto, in prima nazionale e in prima assoluta, grandi artisti europei o rifugiati in Europa, che presenteranno a Napoli le loro nuove creazioni. La sezione TEATRO INTERNAZIONALE accoglie debutti e grandi nomi, il canadese Robert Lepage con gli attori del Theatre du Soleil, per la prima volta in cinquantaquattro anni non diretti da Ariane Mnouchkine, lo svizzero Martin Zimmermann, il libanese Issam Bou Khaled, la Siria è presente con Wael Ali e Wael Kadour, il francese di origini marocchine Mohamed El Khatib, Roberto Ciulli ritorna dalla Germania con il nuovo spettacolo Clown in sturn, lo spagnolo Enrique Vargas e la francese Phia Ménard. Lo spettacolo Les Italiens di Massimo Furlan racconterà, invece, l’emigrazione italiana in Svizzera. La SEZIONE DANZA propone, solo per citare alcuni appuntamenti, coreografi britannici contemporanei come Igor Urzelai e Moreno Solinas, che vivono e lavorano a Londra, Lizz Agiss e Julie Cunningham, si assisteranno a coreografie di danza urbana di Rio de Janeiro, danza acrobatica come nello spettacolo Un Poyo Rojo di Luciano Rosso e Nicolas Poggi, mentre un lavoro di Cristina Morganti ci proietterà nel magnifico universo di Pina Bausch, infine per i 500 anni dalla morte di Leonardo sarà in scena lo spettacolo Leonardo festa del Paradiso per la regia di Emiliano Pellisari. Sono 25 prime nazionali per la SEZIONE ITALIANA molto densa di appuntamenti. Solo per citare qualche nome Arturo Cirillo, Enzo Moscato, Marco Baliani, Maurizio de Giovanni, Paolo Coletta, ma anche altri debutti come Erodiade di Carlo Cerciello, Il Tempo è veleno per la regia di Francesco Saponaro e l’allestimento di Arsenico e vecchi merletti di Geppy Gleijese, commedia teatrale di Joseph Kesserling, resa nota al pubblico del grande schermo dalla trasposizione cinematografica di Frank Capra, un omaggio a dieci anni dalla scomparsa di Mario Monicelli che nel 1992 ne diresse una versione in prosa. E ancora Schiaparelli life per la regia di Carlo Bruni, sulla vita della grande stilista romana e lo spettacolo ispirato dall’epistolario di Luigi Pirandello e la sua attrice musa Marta Abba diretto da Arturo Armone. Nell’ambito della SEZIONE PROGETTI SPECIALI il progetto Pompeii Theatrum Mundi, organizzato dal Teatro Stabile di Napoli/Teatro Nazionale, diretto da Luca De Fusco, dal 20 giugno al 13 luglio ospitato nella scenografia naturale del Teatro Grande di Pompei. Il programma prevede quattro prime nazionali, Edipo a Colono, nella riscrittura di Ruggero Cappuccio dell’opera di Sofocle, per la regia di Rimas Tuminas; Il Paradiso perduto, una creazione della Vertigo Dance Company, realizzato in coproduzione anche con la Fondazione Matera Basilicata 2019; Satyricon, diretto da Andrea De Rosa, realizzato in coproduzione anche con il Teatro di Roma – Teatro Nazionale, e La tempesta con la regia di Luca De Fusco, che prevede la coproduzione anche con il Teatro Nazionale di Genova. Tra le altre proposte un’importante mobilitazione di associazioni sul territorio che raccontano viaggi dal centro alla periferia, circo, giocoleria e clownerie capaci di trasformare il giardino della Reggia di Carditello in un paesaggio da fiaba, proposte rivolte a giovani africani richiedenti asilo politico nel nostro Paese e a giovani dei Quartieri Spagnoli, percorsi teatrali con le donne a Forcella. Un’attenzione poi alla Grecia con Antologia del Teatro Greco Contemporaneo, otto testi scritti da altrettanti autori rappresentativi della produzione teatrale greca contemporanea. Torna, infine, Il Mercato dell’Arte e della Civiltà, a cura di Davide Sacco, una “maratona dell’arte” che mette a confronto artisti, operatori del settore dello spettacolo dal vivo e spettatori per dibattere sull’attuale situazione del teatro internazionale. La SEZIONE OSSERVATORIO offre spazio alle giovani compagnie e a quelle non più giovani ma con difficoltà nell’avvio del processo produttivo degli spettacoli. Molte le regie in programma di Mirko Di Martino, Mario Autore, Dario De Luca, di Antonio Speranza e Ario Avecone, Paola Tortora, Ciro Pellegrino ed Elena Pellecchia, Piera Russo, Giuseppe Miale di Mauro, Alberto Mele e Marco Montecatino, Costantino Raimondi, Franca Abategiovanni, Graziano Piazza, Davide Paciolla, Sara Lupoli e Marco Izzolino, Edmondo Tucci e Mariano Lamberti. Al Teatro Sannazaro, dal 12 al 20 giugno, si ripropone la SEZIONE SPORTOPERA, a cura di Claudio Di Palma, organizzata da Vesuvioteatro.org, che racconta la passione dei grandi scrittori per il tema dell’agòne. Sono previsti nove appuntamenti, il tema è l’errore sportivo e le trasgressioni di quell’equilibrio ideale richiesto ai grandi atleti nelle competizioni sportive come nella vita. Si parte con Fisica/Mente di Luciano Melchionna, un lavoro che mette a fuoco il rapporto tra mente e corpo nell’azione sportiva, poi c’è Open – La mia storia lettura scenica di Invisibile Kollettivo dell’autobiografia del grande tennista Agassi, quindi Mimì e le ragazze della pallavolo – Laddove Mimì sta per Domenico di Sara Sole Notarbartolo. Il campione Fausto Coppi ha ispirato lo spettacolo La dama bianca semuà di Igor Esposito, quindi il progetto Non plus Ultras, Il motore di Mariarosa di Antonio Pascale, storia dell’emancipazione femminile di una donna di provincia appassionata di motori, Finisce per “A” Soliloquio tra Alfonsina Strada, unica donna al Giro d’Italia del 1924, e Gesù di Eugenio Sideri, infine Correre da Jean Echenoz, un ritratto in musica e parole di Emil Zátopek, fondista cecoslovacco e plurivincitore olimpico. Si potrà ammirare anche la mostra Sportime di Gianluca Carbone, che mette in connessione la tematica del tempo con quella dello sport. La SEZIONE LETTERATURA a cura di Silvio Perrella, intitolata Se è dedicata alla poesia, si terrà dal 20 al 26 giugno nella nuova suggestiva sede di Made in Cloister. Prima dell’inizio del Festival si realizzerà una sezione Preludi, da marzo a giugno, all’Istituto Italiano Studi Filosofici. Cinque appuntamenti con i poeti stranieri Genny Lim, Josip Osti, Marko Kravos, Juan Carlos Mestre, e l’incontro con Fiorinda Li Vigni sul se omerico, organizzati in collaborazione con Casa della Poesia di Baronissi e I.I.S.F. Invece a giugno moltissimi i poeti e gli scrittori che si avvicenderanno sul palcoscenico, Carlo Bernari Giuseppe Patroni Griffi nell’adattamento di Nadia Baldi, Federica Giordano, Franca Mancinelli, Anna Maria Ortese, Ewa Lipska, Emanuele Cerulle e Achille Pignatelli, Antonio Trucillo, Francesco Iannone, Tiziano Scarpa, Pia Pera, Aleksandr Puškin, Rino Mele, Sandro Penna, Sotyrios Pastakas. Tra i tanti artisti e studiosi che presenteranno le parole degli scrittori, Licia Maglietta, Nadia Baldi, Antonella Ippolito, Mario Martone e Aldo Masullo.
La SEZIONE MUSICA prevede 13 concerti, programmati in diversi spazi della città e in Regione, al Teatro Sannazato Amore non amore di Franco Marcoaldi e Peppe Servillo. Il viaggio di Neaco’ di Antonio Carluccio, Luigi Carbone, Giovanni Imparato e Aldo Perris con la piccola orchestra Neaco’ si terrà al Duomo di Amalfi, le Voci del Mediterraneo, arrangiamenti e direzione musicale di Carlo Morelli, con il Coro della Città di Napoli e M’Barka Ben Taleb in scena al Cortile d’onore di Palazzo Reale, Privé degli Avion Travel alla Reggia di Caserta, Canti e suoni della dimenticanza di Raffaello Converso con le orchestrazioni di Roberto De Simone, alla Chiesa della Colonna, V Viaggio barocco, soggetto, coreografia e regia di Angelo Smimmo al Cortile d’onore di Palazzo Reale, Strativari di Capone & BungtBangt, Solis String Quartet, soggetto e testo di Stefano Valanzuolo, voce recitante di Iaia Forte per la regia di Raffaele Di Florio al Cortile d’Onore di Palazzo Reale, Communio pro anima – Oratorio composto da Giuseppe Vessicchio al Teatro Naturale di Pietrelcina, L’isola di legno – Il concerto dell’Orchestra di Piazza Vittorio all’Abbazia di Mercogliano, Martedì dell’ensemble Le Mani Avanti nel Giardino Romantico di Palazzo Reale, Travestimenti spirituali: da Bella ciao a Padre Pio di Raffaello Converso con le orchestrazioni di Roberto De Simone ancora al Teatro Naturale di Pietrelcina, Ho stretto i pugni e sono nato… di Enzo Mirone allo Spazio della Commedia Futura, e Viaggio in Italia di Alice nel Cortile d’Onore di Palazzo Reale. La SEZIONE CINEMA si svolgerà dal 19 giugno al 1 luglio nel Giardino Romantico di Palazzo Reale, che ospiterà le pellicole Otello di Orson Wells, Il fascino discreto della borghesia di Luis Bunuel, Macbeth di Roman Polanski, Addio Fratello crudele di Giuseppe Patroni, Frankestein Junior di Mel Brooks, Brazil di Terry Gilliam, Riccardo III di Richard Loncraine, Shakespeare in love di John Madden, The Queen – La regina di Stephen Frears, Cesare deve morire di Paolo e Vittorio Taviani, Black Mass – L’ultimo Gangster di Scott Cooper, L’ultima tempesta di Peter Greenaway, Titus di Julie Taymor.
Per la SEZIONE MOSTRE ci sarà Federico Fellini negli scatti di Patrizia Mannajuolo in un allestimento a cura di Valentina Rippa; il lavoro del giornalista siciliano Mario Francese, assassinato nel 1979, dopo una giornata di lavoro passata al Giornale di Sicilia; il pittore Raffaello Eroico con nuove sue opere esposte all’interno della Chiesa di Santa Maria della Misericordia ai Vergini. l’allestimento Lacci gassosi, ordito del cielo, a cura di Giuseppe Cerrone, muove da alcuni momenti-chiave del teatro e del cinema del ‘900 per stimolare una riflessione sul simbolo, l’allegoria, la memoria, la percezione, l’utopia, l’invisibile la suggestiva. Dans un jardin je suis rentrée è l’installazione realizzata dalla scenografa Bissane Al Charif (Palestina-Siria) insieme all’attrice e regista libanese Chrystèle Khodr e al regista siriano Waël Ali, che indaga le esperienze sessuali e la loro relazione con i cambiamenti del periodo postbellico. La mostra Pino è uno sguardo d’autore su Pino Daniele attraverso le immagini, classiche e inedite, dei fotografi che lo hanno seguito più da vicino, firmando le copertine di tutti i dischi storici del cantautore. Alla Farmacia degli Incurabili è prevista infine la mostra Adda passà a nuttata – Negli Incurabili la vera storia degli antibiotici, un percorso espositivo curato dal Museo delle Arti Sanitarie dedicato alle ricerche di Vincenzo Tiberio.
La SEZIONE LABORATORI ha l’obiettivo di realizzare quella necessaria trasmissione dei saperi tra maestri e i giovani talenti. Durante il festival si attiveranno nove laboratori, tutti gratuiti, nell’ambito dei quali i partecipanti potranno confrontarsi con artisti come Kenji Takagi, che dal 2001 al 2008 è stato membro del Tanztheater Wuppertal Pina Bausch; Julie Kretzschmar, che con la collaborazione di Bruno Boudjelal, realizza un laboratorio di ricerca e creazione di racconti rivolto a giovani stranieri che vivono a Napoli. È previsto inoltre un laboratorio del gruppo TeatrInGestAzione con i detenuti del Carcere di Napoli Poggioreale; il workshop che Daniel Pennac terrà insieme a Massimiliano Barbini e Ludovica Tinghi, è dedicato al rapporto complesso tra scrittori e lettori. Massimo Munaro lavorerà su i cinque sensi dell’attore, l’originale pedagogia teatrale portata avanti dal Teatro del Lemming sul territorio nazionale ed europeo. Questo particolare metodo di lavoro pone al centro il corpo e l’uso dei sensi. Francesco Saponaro e Nadia Carlomagno propongono il laboratorio Lady M., finalizzato allo studio per una creazione originale a partire dalla rielaborazione del capolavoro operistico di Dmitrij Shostakovich Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk e dall’omonimo racconto dello scrittore russo Nikolaj Leskov. Il workshop Di Grazia è un progetto coreografico e multimediale diretto da Alexandre Roccoli, che continua in Italia la ricerca sul passaggio dal rito al teatro (dal Tarantismo alla Tarantella), scavando nel solco delle rappresentazioni della donna attraverso la sua storia di emancipazione e la sua condizione sociale. Continua Principles in acting, a cura di Tomi Janežič, basato sullo psicodramma come strumento per l’esplorazione del processo creativo dell’attore. Radici, guidato da Roberto Solofria, Rosario Lerro e Luigi Imperato, è rivolto a giovani allievi attori tra i 18 e 22 anni, e indaga il passaggio dall’età infantile a quella adulta. Il NTFI e la Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, il prossimo autunno, presenteranno al MADRE il Progetto Pina Bausch, che celebra la grande coreografa e ballerina tedesca, dopo avere reso omaggio alla sua grande creatività anche nel corso del Festival, con la conferenza danzata Moving with Pina e il laboratorio La spontaneità del movimento, a cura di Kenji Takagi, membro del Tanztheater Wuppertal Pina Bausch. Si segnalano, poi, un omaggio al grande regista lituano Eimuntas Nekrošius, recentemente scomparso, molto legato a Napoli, con la mostra Il Meno Fortas di Eimuntas Nekrošius, a cura di Marius Nekrošius e Nadežda Gultiajeva, che espone fotografie, bozzetti, appunti e gli oggetti di scena degli spettacoli del grande maestro nati nel teatro da lui fondato e lo spettacolo Zinc, allestimento del regista lituano ispirato ai romanzi del premio Nobel per la letteratura Svetlana Aleksievič. Il Palazzo Reale di Napoli sede della biglietteria e all’Infopoint, ospiterà proiezioni, incontri, spettacoli, mostre e concerti, mentre il suo Giardino Romantico accoglierà il Dopofestival, curato da Massimiliano Sacchi, vi sarà allestito anche il bookshop e un’area ristoro. Numerosi sono i teatri della città coinvolti nella manifestazione come spazi di grande pregio storico-artistico che saranno sede degli eventi itineranti del festival, a Pompei, Mercogliano, Amalfi, Caserta, Salerno. Prosegue, infine, la collaborazione con il maestro Mimmo Paladino, che ha creato la nuova immagine del Festival, in linea con l’identità della programmazione 2019, per il catalogo e i materiali promozionali, che diventano così oggetti d’arte. Per la completezza del cartellone ed il dettaglio di tutti gli spettacoli consultare il sito internet www.napoliteatrofestival.it
Marisa Paladino