“Due vite in una”: Alessandro e Domenico Scarlatti rivivono in Enrico Baiano

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«La produzione tastieristica di Alessandro e Domenico Scarlatti è ancora troppo spesso considerata semplicemente ‘brillante’ e ‘bizzarra’, interessante quasi esclusivamente per la ricerca tecnica e virtuosistica. Essa è invece molto di più, sia dal punto di vista formale che da quello  espressivo e determinate per lo sviluppo della letteratura musicale dei secoli successivi»
Così Enrico Baiano, uno dei maggiori clavicembalisti di tutti i tempi, protagonista del recital di giovedì 13 dicembre  alle 20,30 al Teatro Sannazaro per l’Associazione Scarlatti, dal titolo “Due vite in una”.
Le due vite sono quelle di Alessandro e Domenico Scarlatti, autori che Baiano, alfiere del concertismo napoletano nel mondo,  metterà a confronto in un programma, il cui titolo rimanda al saggio del musicologo Roberto Pagano  “ Alessandro e Domenico: due vite in una”.
Baiano, colto virtuoso, grande didatta e arguto comunicatore, ha partecipato a numerose trasmissioni televisive e radiofoniche nonché a due film-documentario del regista Francesco Leprino: “Sul nome B.A.C.H.” e “Un gioco ardito” su Domenico Scarlatti, autore del quale è ritenuto dalla critica internazionale interprete di riferimento e profondo conoscitore anche degli aspetti biografici.
«Il rapporto tra Alessandro e Domenico Scarlatti dovette essere complesso. Dai documenti e dai dati biografici il primo appare focoso, egocentrico, autoritario, schiacciante – afferma Baiano, che aggiunge  – per contro Domenico viene descritto come  timido, riservato, gentile, soggetto a frequenti ‘indisposizioni’ (oggi diremmo crisi depressive) che gli impediscono di lavorare. A 31 anni deve ricorrere al notaio per sottrarsi alla patria potestà e abbandonare poi l’Italia per frapporre  qualche mare e qualche catena di montagne tra sé e l’ingombrante genitore»

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