Mostre d’autunno in giro per l’Italia. Il ‘900 è protagonista ma Van Dyck è da non perdere

0

Asti, Bologna, Roma, Napoli, Torino solo alcune delle città che hanno in programma per l’autunno importanti mostre d’arte, si parte a settembre con Chagall ad Asti e Warhol&Friends a Bologna, in ottobre è la volta di Pollock a Roma e nuovamente Warhol a Roma, novembre, invece, sarà la volta a Torino di van Dyck e a Napoli di Escher. Un ‘900 da assoluto protagonista, ma con un’imperdibile incursione nel ‘600 del grande pittore e ritrattista fiammingo.
Marc Chagall con la mostra CHAGALL. Colore e magia sarà in esposizione a Palazzo Mazzetti (27 settembre 2018 – 3 febbraio 2019), dopo la fortunata tappa di Seoul, oltre 150 opere tra dipinti, disegni, acquerelli e incisioni, in un articolato percorso diviso in 7 sezioni, curato da
Dolores Duràn Ucar. Dell’artista bielorusso naturalizzato francese ci saranno lavori giovanili degli anni ’20, a seguire il periodo europeo fino alla fuga negli Stati Uniti, durante il secondo conflitto mondiale. L’immaginario onirico del pittore non mancherà di richiamare l’attenzione dei tanti estimatori, che potranno apprezzare tutta la profonda influenza che la tradizione europea e la pittura dell’avanguardia francese ebbero sulla sua opera. Eccessi, trasgressione e mondanità sono invece i motivi conduttori di Warhol&Friends. New York negli anni ’80, a Palazzo Albergati a Bologna (29 settembre 2018 – 24 febbraio 2019), un racconto pittorico dei fermenti culturali e artistici di un decennio che portò ad un radicale mutamento nel concetto di ‘Art’, con la cosiddetta “fine delle avanguardie” e la riscoperta della pittura. Andy Warhol è l’indiscusso protagonista, ma insieme a lui molti celebri artisti che dettero vita all’irripetibile decennio Keit Haring, Francesco Clemente, Jean-Michel Basquiat (quest’anno è il trentennale della sua morte), Julian Schnabel, Jeff Koons solo per citarne alcuni. Una carrellata di oltre 150 opere esposte, curatore della mostra il critico d’arte Luca Beatrice. E poi ancora Andy Warhol a Roma, Complesso del Vittoriano (dal 3 ottobre) 2018) con una grande mostra in occasione del novantesimo anniversario della sua nascita. La vera essenza di Warhol è il titolo di questa esposizione, curata da Matteo Bellenghi, che partirà dalle origini artistiche della Pop Art, raccontando la sua eccentrica vita e di una produzione che trasformerà, nel profondo, non solo il mondo dell’arte ma l’estetica di altri linguaggi espressivi cinema, musica, moda e pubblicità. Quasi in contemporanea il 10 ottobre, sempre al Vittoriano, inaugura Pollock e la Scuola di New York, una carica di anticonformismo, introspezione e sperimentazione pittorica che contagerà molti artisti, quali Mark Rotko, Willem de Kooning, Franz Kline e altri. Con l’action painting di Pollock che dette spazio al sogno ed all’inconscio quale motore dell’ispirazione artistica, inventando il dripping, la celebre tecnica dello sgocciolamento del colore direttamente sulla tela. Si potrà ammirare il celebre dipinto Number 27 del 1950, curatore dell’evento ancora Luca Beatrice. La proposta di Napoli è una grande retrospettiva su Escher nelle sale del PAN/Palazzo delle Arti (1 novembre 2018 – 22 aprile 2019), l’incisore e grafico olandese il cui nome è legalo ad incisioni su legno e litografie che hanno come soggetto geometrie immaginifiche e tassellature astratte. Lavori complessi certamente, che però non hanno mai smesso di affascinare, per un’arte diventata molto popolare e capace di influenzare anche il mondo del cinema e della pubblicità, esempio, per la cover di On the run dei Pink Floyd l’artista concesse l’uso di una sua litografia. Curatori della mostra napoletana Mark Veldhuysen e Federico Giudiceandrea. Ai Musei Reali di Torino, infine, nelle Sale Palatine della Galleria Sabauda inaugura la straordinaria mostra dedicata al pittore Antoon van Dyck (16 novembre 2018 – 3 marzo 2019), il migliore allievo di Rubens, che divenne pittore ufficiale delle più grandi corti d’Europa, ritraendo principi, regine e nobili dei più prestigiosi casati, Van Dyck. Pittore di corte è infatti il nome della mostra. Curatrici Annamaria Bava e Maria Grazia Bernardini oltre ad un prestigioso comitato scientifico, composto da alcuni tra i più noti studiosi del pittore fiammingo, quali Susan J. Barnes, Pietro Bocardo e Christopher Brown. Un filo conduttore tra tutte le mostre è l’intensa collaborazione con il Gruppo Arthemisia che in alcuni casi ha non soltanto organizzato ma anche prodotto gli eventi espositivi.

Marisa Paladino

Stampa
Share.

About Author

Comments are closed.