Uno dei più importanti ruoli metaforici che la musica aveva assunto nell’arte era quello di comunicare il concetto di armonia.
Relazioni amorose fra uomini e donne, o anche all’interno delle famiglie potevano essere espresse, rappresentando un gruppo di persone riunite che fanno musica, dal duetto all’ensemble composto da più elementi.
Partendo da questa idea in questo dipinto vediamo la giovane donna che sta per esser coinvolta in un duetto, la natura virtuosa ed elegante di Lei, contrasta col quadro appeso sul muro alle sue spalle, che rappresenta una prostituta che suona il liuto con la sua protettrice che chiede il pagamento al potenziale cliente.
Qualcuno ha supposto che questo dipinto sia stato dipinto da Vermeer in comunione con “Giovane donna in piedi al virginale”, in quanto entrambe le opere d’arte ritraggono due giovani pianiste che guardano verso lo spettatore, anche se in questo quadro a differenza dell’altro la viola sembra esser lì pronta per esser suonata.
Paragonando i due capolavori di Vermeer notiamo come “Giovane donna in piedi al virginale” (di cui abbiamo parlato nell’articolo precedente) è ambientato durante il giorno, mentre qui la scena si svolge al tramonto, la ragazza sembra aspettare qualcuno, questo sta a significare una relazione più intima tra i due.
Sicuramente questi due quadri sono stati dipinti nello stesso periodo, ma è evidente che suscitano emozioni molto molto diverse.
Nel dipinto “Giovane donna seduta al virginale” tutto è più scuro, come se ci fosse qualcosa di torbido, dal dipinto sul muro, al pavimento che sembra sporco e le mattonelle sembra che stiano per venirci incontro, la cosa che più ci attrae è lo sguardo della giovane, il suo bellissimo abito e anche la viola da gamba pronta per esser suonata.
Però anche se la ragazza ha un viso bellissimo, osservando il quadro non troviamo la stessa bellezza de la “Giovane donna in piedi al virginale”, per esempio guardiamo le braccia tozze e le mani della ragazza, che addirittura son state paragonate ad un animale…
E’ come se si avvertisse in questo dipinto di Vermeer una tensione di fondo, un qualcosa di cupo, che non è presente in “La Giovane donna in piedi al virginale”.
L’’unico tocco di luce di questo dipinto è nella bellezza delle perle che indossa la protagonista o ancora nella ricchezza delle maniche dell’abito indossato, ma non troviamo la “luce dell’oro” che invece solitamente Vermeer usa negli altri suoi dipinti, come se in questo quadro Vermeer non volesse lasciare trasparire alcuna luce o vitalità, tutto è centrato nell’oscurità…
Gabriella Spagnuolo