Il Rigoletto del Sesto Senso Opera Festival

0

A Taormina l’estate 2018 è già ben che iniziata, caldo sole mare, e tanti altri eventi dal Taobuk al  Festival del Cinema per questa bollente estate 2018 e, oltre ai concerti di musica leggera di spessore internazionale in programmazione come tutti gli anni nello splendido Teatro Greco di Taormina, il calendario  si arricchisce quest’anno  con la messa in scena di opere liriche.
Da sempre è evidente la voglia di cercare d’imitare la “sorella maggiore” e più famosa Arena di Verona, alla quale comunque per meraviglia della posizione in cui si viene a trovare Taormina nulla ha da invidiare.
Pur apprezzando  l’impegno e la voglia di investire in questa splendida terra e in uno scenario unico al mondo come Taormina, sinceramente ci saremmo aspettato  di più per questo debutto lirico 2018, soprattutto per la qualità e l’esperienza di chi è stato chiamato a organizzare.
E’ la neonata, (questa può essere l’unica scusante) in quanto al primo anno di vita, organizzazione SESTO SENSO OPERA FESTIVAL con il suo cartellone mix tra lirico e moderno, a debuttare con  un’unica opera lirica, e più precisamente Rigoletto di Giuseppe Verdi, andata in scena giorno 11 luglio con replica il 15 luglio 2018.
Riconosciamo tra i professori d’orchestra almeno il 60 % dei professori  dell’Orchestra del Teatro Bellini di Catania ai quali va il nostro plauso e ringraziamento per il consistente supporto ai fini della resa musicale della concertazione, nel complesso apprezzabile, con tempia volte  lenti,  ma sempre con evidente l trasporto appassionato del direttore Angelo Gabrielli, visibilmente provato dal caldo, dalla complessità della partitura e dalla tempesta di passioni dell’opera stessa.
Sicuramente buona e precisa la prestazione del coro, selezionato e curato dal Maestro Gaetano Costa che mette in luce lo spessore personale ormai acquisito dell’esperienza maturata in seno al Teatro Bellini di Catania in almeno 20 anni di direzione in qualità di aiuto maestro del coro.
Rigoletto di caratura interpretato da Giovanni Meoni buona vocalità pur senza forza espressiva, non proprio in perfetta forma la Gilda di Desireè Rancatore , accettabile il libertino Duca di Mantova di Raffaele Abete e buona la prova di Dario Russo Sparafucile; Agostina Smimmero è una Maddalena con voce un pò troppo scura e non fisicamente in ruolo anche se pur potente. 
Interessante risultato per la Giovanna di Sabrina Messina impegnata anche nel doppio ruolo della Contessa di Ceprano, hanno completato il cast  Giovanni Guagliardo nel ruolo di Marullo, Gaetano Triscari (Monterone) Riccardo Palazzo (Matteo Borsa) Gianni Giuga (Conte di Ceprano) Marco Zarbano (un usciere) e Noemi Muschetti (un paggio).
A Bruno Torrisi è stata affidata la regia risultata lineare e comoda anche grazie alle scene abbastanza semplici purtroppo non supportata dai costumi e dal gioco di luci che avrebbe voluto e dovuto enfatizzare i momenti di pathos dell’opera, illuminando di diversi colori le colonne greche del teatro, idea che poteva risultare interessante ma nella realizzazione è stata scarsamente espressa e mal realizzata.
Ben possiamo comprendere tutte le difficoltà che l’organizzazione di un evento grandioso come la rappresentazione di un’opera lirica in un teatro all’aperto può comportare, rinnoviamo la speranza nell’attesa del giusto spessore, soprattutto in quanto l’impegno è proferito da artisti- professionisti che ben conoscono le strategie per l’ottima riuscita di uno spettacolo lirico di buona qualità, con la certezza che ciò si possa ottenere negli anni a venire.

Gabriella Spagnuolo

Stampa
Share.

About Author

Comments are closed.