Declinazione
Lo sai vero
che in questo momento
sei tu il complemento oggetto preferito
della sua voglia di amare
tu il suo verbo da coniugare spogliare
in tutti i modi e i tempi possibili
il nome da declinare
china sei volte
dal nominativo all’ablativo esausta.
Vivian Lamarque, Teresino, Guanda, 1981 (ora in Poesie. 1972-2002, Oscar Mondadori, 2002),
Metro: Strofa di versi liberi di diverso metro, senza punteggiatura, con assonanze e rime interne (momento/complemento, voglia/spogliare) e tre rime finali in –are.
Commento: Una poesia d’amore costruita dalla Lamarque con un tipico accostamento di registri linguistici diversi. Qui utilizza lo schermo di un lessico proprio del campo semantico della grammatica (coniugare, declinare, verbo, complemento oggetto) come pudica metafora-parafrasi dello scambio amoroso, per temperare la sfrontata irruenza del suo desiderio erotico.
Ma vanamente, poiché nel finale trasparentemente hard, i nomi dei casi (“dal nominativo all’ablativo” con gli altri quattro sottintesi), vengono a loro volta risemantizzati come fasi di un ripetuto, impetuoso, spossante atto d’amore.
Anche qui, come altrove, la forza di Vivian Lamarque sta nel creare un contrasto tra una forma facile, disarmante nella sua cantabilità e un contenuto sentimentale-affettivo scomodo, spesso traumatico o comunque tormentosamente vissuto.
Vivian Lamarque, pseudonimo di Vivian Daisy Donata Provera Pellegrinelli Comba (Tesero, 19 aprile 1946), è una scrittrice, poetessa e traduttrice italiana. Vive a Milano, dove ha insegnato per anni. Ha pubblicato diversi libri di poesia, tra cui Teresino (Società. di poesia & Guanda, 1981, Premio Viareggio Opera Prima), Poesie dando del lei (Garzanti, 1989), Il Signore degli Spaventati (Pegaso, 1992, Premio Montale), Una quieta polvere (Mondadori, 1996). Molti sono stati raccolti in Poesie 1972-2002 (Mondadori,2002). Ha pubblicato anche libri di fiabe. Ha tradotto La Fontaine, Valéry, Prévert, Baudelaire. Dal 1992 scrive sul Corriere della Sera.
