“La Cenerentola” di Prokof’ev tra Pechino e Caserta

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Dal 6 all’8 luglio 2018 il corpo di ballo del San Carlo di Napoli sarà ospite dell’Opera di Pechino dove porterà il balletto in tre atti di Sergej Prokof’ev “Cenerentola”, nella coreografia originale di Giuseppe Picone. Il direttore del corpo di ballo del Regio Napoletano, che più volte si è esibito come étoile nel Centro Nazionale per le arti dello Spettacolo di Pechino (NCPA), vi farà ritorno per la prima volta in veste di coreografo.
La fiaba di Cenerentola è forse una delle più amate e tra le più antiche e diffuse; il libretto dei Nicolai Volkov, per il balletto di Sergej Prokof’ev, si basa sul seicentesco testo di Charles Perrault, versione più nobile della novella popolare “La Gatta Cenerentola” del napoletano Basile. Meno nota in occidente è la Cenerentola orientale Ye Xian nella versione dello scrittore cinese Youyang Zazu, nella quale il simbolismo legato alla scarpetta assume caratteri idiomatici della tradizione orientale, per la quale i piedi minuti sono sinonimo di nobiltà. Dall’Oriente all’Occidente la russa “Cenerentola” di Prokof’ev, in forma di balletto o nelle tre suite sinfoniche da esso ricavate, affascina e incanta tutti gli spettatori. Composta tra il 1941 e il 1945, nei tetri anni della seconda guerra mondiale, la “Cenerentola” venne eseguita per la prima volta il 21 novembre del 1945 al Teatro  Bol’šoj diMosca. Si tratta dell’ultimo balletto interamente composto da Prokof’ev, che morirà nel 1953 lasciando incompiuto “La favola del fiore di Pietra”. “La Cenerentola” presenta tutti i caratteri formali della tradizione romantica e la sua partitura offre un ventaglio completo di danze sia della tradizione classica che di quella popolare, dalla mazurca del Principe al suo ingresso alla festa da ballo, al valzer con Cenerentola.  Ogni personaggio viene caratterizzato nei suoi tratti da temi specifici, ma nella sua coreografia Picone si è concentrato soprattutto sui ruoli femminili: “Mi piace pensare a una Cenerentola introspettiva, quasi psicanalitica, tutta giocata sui rapporti tra sorellastre, matrigna, madre. Infatti ho delineato i personaggi femminili con caratteristiche assai precise, le sorellastre e la matrigna con personalità aggressive, arroganti e irrisolte. Invece Cenerentola si delinea nel suo rapporto con la madre, – ndr con un omaggio alla tradizione cinese in cui Ye Xian viene aiutata da un pesce argentato incarnazione della madre defunta – che in questo caso io personifico attraverso il personaggio della fata”. La protagonista incarna quel messaggio di speranza che tra gli orrori della guerra prende vita offrendo uno spazio di evasione in cui è possibile veder trionfare il bene tra le avversità; i tre temi che caratterizzano Cenerentola, e che ripercorrono gli altrettanti momenti narrativi, guidano il pubblico in un incanto magico che dall’oppressione vola verso il lieto fine tra le melodie sognanti e cantabili.  

Conclusa la tournée a Pechino, resa possibile anche grazie al sostegno di numerosi marchi (Aedifica / Brin 69 srl: Gruppi Prezioso e Di Luggo, Ferrarelle Spa: Carlo e Michele Pontecorvo,  SIAP srl:  Simone Finamore, Getra Spa: Marco Zigon, TEMI spa per GLS: Francesco Tavassi, Isaia spa: Gianluca Isaia, Laminazione Sottile spa: Massimo Moschini, Seda spa: Gianfranco e Antonio D’Amatoil corpo di ballo del San Carlo farà ritorno presentando il Balletto anche al pubblico campano, “La Cenerentola” verrà infatti replicata il 12 luglio presso la Reggia di Caserta nella’ambito della terza edizione della rassegna “Un’estate da re”. Nei ruoli dei protagonisti si alterneranno *Claudia d’Antonio e Anna Chiara Amirante (Cenerentola), *Alessandro Staiano e Salvatore Manzo (il Principe), Candida Sorrenti e Sara San Camillo (Sorellastre), Luisa Ieluzzi (Fata) Valentina Vitale (Matrigna).

*recita 12 luglio Reggia di Caserta

 

Emma Amarilli Ascoli

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