Viaggio musicale alla scoperta delle influenze della “Scuola Napoletana”

0

“Tutto nasce a Napoli”, è questo il motto scelto dall’Associazione Festival Barocco Napoletano per descrivere il tema di questa seconda rassegna di concerti ospitata dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, nella sala del Toro Farnese. Lunedì 16 aprile alle ore 18 saranno Enrico Parizzi e Giuseppe Guida a celebrare la storia musicale che rese celebre la città di Partenope offrendo un concerto dedicato ai duetti a due violini senza basso dal titolo “Concerto in casa Hamilton”.
Il legame con la città è presente e stretto ma necessita una contestualizzazione storica per essere compreso: l’inglese William Hamilton fu infatti ambasciatore a Napoli nel periodo tra il 1764 ed il 1800. Politico, letterato, archeologo e vulcanologo, egli incarnò la figura dell’uomo galante arricchendo di arte e cultura la sua vita pregna degli incarichi derivanti dalla sua carica istituzionale. La sua casa ospitò innumerevoli artisti ed eventi musicali e qui nel 1770 soggiornò Charles Burney che nella città di Napoli concluse il viaggio che da Londra lo condusse a Parigi prima e in Italia poi alla ricerca di materiale musicale per redarre il suo History of Muisic (1776), primo manuale della Storia della musica.
Lungo il tragitto inverso si mossero invece Prospero Cauciello, che nel 1780 a Londra fece dare alle stampe i “Six Duets for two violins”, da cui è tratto il duetto che ascolteremo, ed Emanuele Barbella di cui verrà eseguito il IV duetto dalla terza raccolta di Duetti composti sempre a Londra nel 1765.
Nello stesso periodo, non da Napoli bensì da Milano, Johann Christian Bach giunse nella capitale britannica dove rimase fino alla morte ad eccezione di un breve periodo in cui si recò a Parigi.
Giungiamo così a toccare l’altro polo musicale attorno al quale si svolge il programma del concerto; i due solisti, Enrico Parizzi e Giuseppe Guida, eseguiranno infatti il duetto n. 2 dall’opera 13 “Six duos pour deux violons” pubblicato dal Bach londinese a Parigi intorno al 1775. Come Johann Christian anche Jean-Marie Leclair, di cui nel programma è prevista la Sonata V op. 3., non visitò napoli, ma in tutto la sua opera egli cercò di conciliare il gusto italiano e quello francese. 
Ad aprire la serata saranno però le musiche di Georg Philipp Telemann che spesso vestì le sue composizioni “di un abito italiano” seppur in Italia non si recò mai; soggiornò però per un breve periodo a Parigi tra il 1737 ed il 1738 ed ottenne  un contratto ventennale per la stampe delle sue opere con l’editore Le Clerc ed è in virtù di questo contratto che il “Second livre de duo Pour deux Violons”, da cui ascolteremo il duetto n. 3, venne stampato a Parigi nel 1752 mentre l’autore si trovava ad Amburgo.
Questo programma dall’accurata ricercatezza storico-musicale rispecchia il carattere dei due interpreti che da anni curano esecuzioni filologiche. Enrico Parizzi, trai primi in Italia ad essersi occupato di prassi esecutiva, attualmente è docente di violino e viola per il repertorio barocco e classico presso il conservatorio Benedetto Marcello di Venezia, cattedra ricoperta già nel Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli dove tuttora insegna violino moderno Giuseppe Guida che ha anche tenuto corsi di violino barocco per il Conservatorio Cimarosa di Avellino. 

Emma Amarilli Ascoli 

Foto di Emanuele Ferrigno

Stampa
Share.

About Author

Comments are closed.