Quest’anno si apre nel segno di Wagner l’edizione 2017 del Ravello Festival: sabato 1 luglio Adam Fischer, il primo degli autorevoli direttori internazionali presenti in questa ricca programmazione, salirà sul palco di Villa Rufolo per dirigere l’Hungarian Radio Symphony Orchestra nell’esecuzione del I Atto della Walchiria e della prima scena del III atto del Sigfrido. Una precisa scelta che dà forza alla spirito di uno dei più antichi festival italiani, giunto alla 65esima edizione, che già nel 2016 innova la tradizione con una proposta artistica più complessa aperta alle contaminazioni contemporanee. A seguire, domenica 2 luglio, l’inaugurazione della Danza e Tendenze, con uno degli artisti italiani più apprezzati all’estero, Francesco Clemente, protagonista storico della Transavanguardia, a firmare per la prima volta in Italia una coreografia originale di Karole Armitage che ruota attorno al tema dei muri da abbattere, parola chiave di tutta la programmazione della Danza.
In scena i solisti dell’American & NewYorkCity Ballet, protagonisti di un omaggio a Balanchine. Musica, danza e cinque concerti jazz tra cui quello di un monumento della musica afroamericana, Wayne Shorter (16 luglio) per un programma di qualità firmato dai direttori artistici Alessio Vlad (musica), Maria Pia De Vito (jazz) e Laura Valente (danza e tendenze).
Un’anticipazione del programma sarà data nel corso della conferenza stampa “La Campania ama il contemporaneo” organizzata alla Bit di Milano da Scabec, che illustrerà la più organica proposta culturale della Regione.
Tra gli appuntamenti del programma musicale da segnalare il concerto che terrà per i suoi 80 anni Philip Glass (14 luglio), il maestro newyorkese della musica contemporanea, autore di numerose sinfonie che incrociano diverse arti performative, dal cinema, al teatro alla danza, molto amato anche dagli appassionati di musica elettronica e rock.
Tra gli appuntamenti di danza si segnala la maratona che mette insieme Maria Chouinard e Ohad Naharin con la sua Batsheva Dance Company. La corrosiva versione della Sagra della Primavera della coreografa canadese, neo direttrice della Biennale di Venezia, anticiperà il gigante della danza israeliana, inventore del famoso metodo Gaga, ormai conosciuto in tutto il mondo come il metodo Naharin.
Un programma di assoluta eccellenza che conferma l’indirizzo artistico, già avviato lo scorso anno, di proporre produzioni esclusive per il pubblico di Ravello e che sarà dettagliatamente presentato nelle prossime settimane.
Dadadago