Nell’antica Roma la festa più sentita dalle popolazioni di tutto l’impero erano i Sarturnalia, celebrazioni invernali in onore del dio Saturno, durante le quale non mancavano banchetti e scambi di doni. Sebbene questa festa coincida con il periodo in cui cade la cristiana festività del Natale, essa tuttavia presenta elementi che richiamano il Carnevale; era uso infatti concedere ai servi un posto a tavola da pari ed in questo clima di festa non mancavano travestimenti a rimarcare, con tono di beffa da parte dei padroni, uno scambio di ruoli.
“Festa Napoletana, maschere follie e travestimenti nel teatro comico napoletano” è questo il titolo del concerto della Cappella Neapolitana di Antonio Florio che, ospitato dall’Associazione Scarlatti, nella vigilia di Carnevale, lunedì 12 febbraio alle 20,30 presso il Teatro Sannazaro, celebrerà questo clima di festa.
Maestro del travestimento teatrale il tenore Pino De Vittorio duetterà con il soprano Valentina Varriale accompagnati dai validi strumentisti dell’ensemble partenopeo.
Tra le musiche in programma sono previste, in onore alla Maschera napoletana per eccellenza, arie dal “Pulcinella Vendicato” di Giovanni Paisiello, la Sinfonia e l’aria “Me sento ‘na cosa” da “Il Schiavo di sua Moglie” di Francesco Provenzale e numerose celebri arie e sinfonie dei grandi maestri del ‘600 e del ‘700 napoletano.
Emma Amarilli Ascoli
Foto di Emanuele Ferrigno