“I Musici” di Caravaggio possono finalmente riprendere a cantare; il Madrigale che così attentamente viene letto dal cantore, quasi interamente rivolto di spalle sulla destra della tela, è stato finalmente identificato, dopo anni di studi e ricerche, da Domenico Antonio D’Alessando; si tratta del madrigale a 6 voci “Ben può di sua ruina” del compositore napoletano Pompeo Stabile sul testo del poeta, anch’esso napoletano, Jacopo Sannazzaro. La tanto attesa scoperta è stata annunciata martedì 20 giugno presso la Galleria d’Italia – Palazzo Zevallos (via Toledo 185, Napoli), dove dal 6 maggio e fino al 16 luglio è esposto il dipinto in prestito dal MET di New York, a conclusione di un’intera Giornata di Studi dedicata alla figura di Caravaggio a cura di Antonio Ernesto Denunzio e Giuseppe Porzio. La mattinata ha avuto un’impronta storica ed ha visto la partecipazione di Maria Cristina Terzaghi (Università di Studi di Roma Tre), Francesca Cappelletti (Università degli Studi di Ferrara), Riccardo Gandolfi (Università degli Studi di Roma La Sapienza) e Filippo Maria Ferro (Università di Chieti). Nel pomeriggio invece la conferenza, presieduta da Francesco Cotticelli (Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli), ha seguito un indirizzo più artistico e in particolar modo musicale con gli interventi di Uta Felten (Univeristà di Lipsia) sull’influenza di Caravaggio nel cinema di Pasolini, di Paologiovanni Maione (Conservatorio di Musica San Pietro a Majella di Napoli) sul ritorno alla monodia e la nascita del “recitar cantando” nel 1500 e di Domenico Antonio D’Alessando (Conservatorio di Musica Lorenzo Perosi di Campobasso) che, per aumentare la suspence, ha arricchito la sua scoperta con un excursus sulle musiche e gli strumenti musicali rappresentate da Michelangelo Merisi in diversi quadri. A conclusione della conferenza il Madrigalistic Ensemble, nelle voci di Rosa Andreone, Lia Scognamiglio (soprani), Davide Troìa (alto e direttore), Rosario Cantone, Leopoldo Punziano (tenori) e Sergio Petrarca (basso) in collaborazione con Matteo Pigato (sopranista), Diego Leverić (liuto), Giuseppe Guida (violino barocco) e Maurizio Rea (cornetto) ha eseguito le musiche prese in esame da D’Alessando nella versione filologica ed in quella rappresentata sulle tele di Caravaggio.
Emma Amarilli Ascoli
Foto di Emanuele Ferrigno